Sanità, Fantozzi (Fdi): “Preoccupa l’incontro blindato di Bezzini con i sindaci della Valle”

Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia: “Dalla Regione avevano assicurato un incontro con i cittadini”
“L’incontro blindato di Simone Bezzini con i sindaci desta grande preoccupazione per il futuro della sanità in Garfagnana. Non è previsto alcun confronto pubblico con i cittadini”. Così il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Vittorio Fantozzi, componente della commissione aree interne, e i circoli Fdi di Mediavalle e Garfagnana sull’arrivo dell’assessore regionale previsto per domani (19 maggio) in Valle del Serchio.
“Il 21 marzo scorso era stata annunciata la Conferenza dei sindaci della sanità che avrebbe dovuto discutere il piano di riorganizzazione del servizio emergenza ed urgenza in Valle del Serchio. All’ordine del giorno il medico del 118 in alta Garfagnana, l’automedica e la riorganizzazione del Servizio di emergenza. Ma l’affissione di manifesti funebri, che annunciavano la morte del medico del 118 a Piazza al Serchio, avevano fatto saltare l’incontro, rinviato a data da destinarsi – sottolineano Fantozzi ed i Circoli Fdi di Mediavalle e Garfagnana -. Come Fratelli d’Italia, insieme a residenti e anche sindaci del territorio, abbiamo preso posizione e difeso la sanità della Garfagnana criticando i tagli della Regione. Il consigliere regionale Puppa aveva assicurato di aver trovato un accordo con l’assessore Bezzini, che non ci sarebbero state fughe in avanti e, prima di assumere decisioni, ci sarebbe stato un approfondito percorso di confronto. Ma, invece, domani (19 maggio) alle 14,30 al centro intercomunale di Protezione civile a Castelnuovo, non ci sarà alcun confronto pubblico con i residenti”.
“Nel frattempo l’Asl procede con la riorganizzazione dell’emergenza-urgenza in valle e a Piazza Al Serchio è definitivamente rimasta l’ambulanza infermieristica e il medico copre soltanto 10 turni su 60 – riferiscono Fantozzi ed i Circoli Fdi -. L’esclusione della cittadinanza da un tavolo così importante desta grande preoccupazione ed evidenzia non solo l’arroganza di una Regione che, in 20 anni di mal governo, ha condannato a morte la sanità locale, ma anche l’assoluta mancanza di trasparenza nel processo decisionale su un tema così vitale per il futuro della Garfagnana che, ancora una volta, è stata tradita”.