Minucciano, opposizione all’attacco: “Immobilismo totale nel documento di programmazione”

Per il gruppo consiliare spicca “l’assenza di nuove opportunità alternative allo sfruttamento delle risorse marmifere”
Bilancio del Comune di Minucciano, opposizione all’attacco: “Immobilismo totale”:
“Anche quest’anno – dice la minoranza – dobbiamo replicare il nostro completo disaccordo connotato da enorme sconforto su quanto di programmatico c’è sul Documento unico di programmazione semplificato (Dups) 2023/2025 definitivo. Il documento in questione non introduce alcun valore aggiunto rispetto all’omologo dell’anno scorso dove già fu riscontrato privo di strumenti di politica amministrativa, aderenti, concreti e creativi, idonei ad affrontare e risolvere energicamente i reali problemi presenti da diversi decenni nella nostra comunità (emorragia demografica, mancanza di posti di lavoro, assenza di nuove opportunità d’impiego, spopolamento del territorio, degrado ambientale, deterioramento urbano, mancata valorizzazione delle risorse naturali). In pratica, pur presentando una maggiore estensione della parte riguardante l’analisi strategica delle condizioni esterne, sostanzialmente, rappresenta un copia e incolla dei contenuti del precedente”.
“Nel paragrafo sull’economia insediata a livello locale – prosegue l’opposizione – che più ci interessa riguardandoci da vicino, pur essendoci ribadito, giustamente, il ruolo rilevante della coltivazione degli agri marmiferi e del suo indotto, non si tiene conto che si tratta di risorse non rigenerabili una volta sfruttate, destinate quindi a un precoce esaurimento. Questo comparto ha assicurato alle amministrazioni che si sono succedute negli anni, una preziosa opportunità di cospicue entrate erariale purtroppo non sempre utilmente utilizzate al meglio sennonché per progettualità programmate anni addietro senza nulla di nuovo, di significativa intraprendenza da parte di chi, in questi ultimi nove anni, ha amministrato il comune di Minucciano. Tutto ciò ha finito, complici la comodità di prelievo finanziario, la miopia amministrativa e l’ideologia gestionale del sistema politico attuale, localmente dominante, che impone al Comune, tramite il sindaco, di figurare e agire come imprenditore di riferimento per l’intera comunità, di mortificare il potenziale imprenditoriale degli altri settori, reali alternative produttive offerte dalle espansive potenzialità del territorio”.
“La sola offerta di lavoro del settore lapideo con la mancanza di alternative – dice ancora l’opposizione – ha portato gradualmente a un abbandono dei borghi e a un progressivo, accentuato decremento demografico, con un correlato gravissimo indebolimento del tessuto connettivo umano e sociale. Siamo rimasti soltanto in 1809 abitanti, la popolazione è sempre più vecchia e fragile per cui il declino e lo spopolamento saranno viepiù negativamente incidenti. Nella redazione del nuovo regolamento per la gestione degli agri marmiferi, in corso proprio in questi giorni, si continua a parlare di concessioni estrattive della durata di 25-27 anni, senza neanche riflettere che, perdurando la condizione descritta, al termine di detto arco temporale, ammesso e non concesso che nei bacini attivi rimangano giacenze utilizzabili, alla presenza di una ridottissima natalità e di circa 40/50 decessi ogni anno, l’assenza di nuove opportunità e soluzioni dotate di efficace forza attrattiva in settori economici d’impiego e di possibile sviluppo (commercio, artigianato, ruralità e turismo) alternative allo sfruttamento delle risorse marmifere, nel territorio non rimarrà più quasi nessuno, la via dell’estinzione è oramai avviata da tempo e tutto sarà perduto, con buona pace dei “lungimiranti amministratori attuali””.
“Noi della ,inoranza, anche se consci del fatto che con i numeri in Consiglio, stante la compattezza cieca di chi amministra attualmente le nostre considerazioni non potranno trovare giusto riscontro – conclude la nota- continueremo a lottare per coloro che ancora credono in un futuro possibile, proponendo come sin’ora fatto, alternative vere e concrete che possano ridare slancio alla nostra terra invertendo il trend negativo in atto.