Vagli, l’appello di Apuane Libere: “No alla conciliazione dei territori ad uso civico”



L’organizzazione di volontariato: “Pronti ad opporci al ventilato accordo tra Comune, Regione e Asbuc”
Cave di marmo, l’associazione Apuane Libere torna all’attacco e dice “no alla conciliazione dei territori ad uso civico”. L’organizzazione a tutela dell’ambiente afferma che “a seguito della deliberazione 14 del 31 gennaio scorso approvata dalla giunta del comune di Vagli di Sotto, è stato approvato uno schema di atto di conciliazione tra l’amministrazione comunale e la nuova amministrazione separata dei beni di uso civico, per la chiusura del contenzioso in essere con la Regione Toscana, inerenti i territori ad esclusivo uso civico”.
“Un compromesso – affermano – per scippare quei mappali di montagna dove è vietata ogni forma di escavazione e sfruttamento commerciale. Per completezza informativa, vogliamo ripercorrere brevissimamente l’iter processuale che ha portato a questo scandaloso inciucio. Nel 2019 il commissario per gli usi civici per la Toscana, l’Umbria e il Lazio – dottor Perinelli – pronunciava la sentenza che sostanzialmente riassegnava i mappali comunali alla Asbuc, obbligando di fatto la Regione Toscana al reintegro degli stessi territori in beni ad uso civico”.
Il comune di Vagli, come afferma l’associazione, ha fatto appello in Cassazione e contemporaneamente “si è deciso di incaricare un perito demaniale per ‘esplorare’ la fattibilità di una conciliazione che ponga fine al contenzioso in essere sugli usi civici. Basti pensare che tale conciliazione, prevedrà il passaggio dei bacini marmiferi da patrimonio indisponibile a patrimonio disponibile del Comune sottomettendoli alla legge Bolkstein; per cui le concessioni verranno assoggettate a gare di appalto al migliore offerente”.
Apuane Libere, a nome del presidente Gianluca Briccolani – si appella “direttamente al signor procuratore della Repubblica al tribunale di Lucca, dottor Manzione, affinché, non solo funga da garante nella immediata sospensione di questo inaccettabile compromesso, ma continui a vigilare sugli intrecci del cosiddetto ‘sistema Vagli'”.