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Lezione sulle foibe di Gobetti alle scuole, Andreuccetti (Pd): “Sullo storico un’insensata strumentalizzazione politica”

19 febbraio 2023 | 13:43
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Lezione sulle foibe di Gobetti alle scuole, Andreuccetti (Pd): “Sullo storico un’insensata strumentalizzazione politica”

Il segretario territoriale del partito: “L’estrema destra nazionalista fonda la propria politica in un recinto identitario da contrapporre a tutto ciò che è altro”

Su Eric Gobetti stiamo assistendo ad un’insensata strumentalizzazione politica. Lo storico, che ho conosciuto e di cui ho letto il libro, non nega né minimizza le fobie, semplicemente racconta nel tempo la più complessa vicenda del confine orientale, partendo da un ventennio prima e raccontando, oltre alle atrocità di Tito e dei suoi, le atrocità commesse precedentemente dal regime fascista. Fermo restando quindi, che le foibe ci sono state, che sono state un’aberrazione e che è giusto celebrare il giorno del ricordo, non si capisce dove sia il problema se, in una riflessione storica a più ampio raggio, si spiegano ai ragazzi delle scuole anche le malefatte precedenti del fascismo. Forse qualcuno ha la coda di paglia?”. Così il segretario territoriale del Pd, Patrizio Andreuccetti, interviene sul dibattito in corso.

“Il punto è che tutto questo rientra nella narrazione di un’estrema destra nazionalista che fonda la propria politica in un recinto identitario da contrapporre a tutto ciò che è altro – prosegue – Il recinto è composto da una versione aggiornata del trittico “dio (un dio nostro da contrapporre ad un dio degli altri), patria (la nazione da contrapporre all’Europa e al mondo), famiglia (tradizionale, da contrapporre ad ogni altra famiglia)”, in difesa del quale si evocano i fantasmi del pensiero unico della globalizzazione, della sostituzione etnica tramite l’immigrazione, di vari complotti delle comunità gay, lgbt o genderfluid che dir si voglia. Naturalmente, tutto questo insieme è identificato con un generico “la sinistra”, che attraverso una presunta egemonia culturale impone il suo pensiero con l’obiettivo di distruggere il recinto di cui sopra. Si tratta di uno schema semplice, manicheo, di luce contro tenebre, che fa presa su un certo popolo disorientato, ancor di più in un periodo di difficoltà economica e di venti di guerra nel contesto di una modernità liquida. Ciò che di questo pensiero non è accettabile, oltre ai toni al limite del democratico (se la matrice politica dell’aggressione alla scuola di Firenze fosse confermata, saremmo ben oltre), è il tentativo di voler proporre una morale di stato, non laica, che attraverso le leggi limiti la libera espressione dei cittadini. Facciamo degli esempi. Essere a favore della famiglia tradizionale non dovrebbe essere un fatto di Stato, ma privato, demandato alla volontà dei singoli, così come la libera espressione di ogni altra tipologia di famiglia o orientamento sessuale. Lo Stato, altresì, dovrebbe occuparsi esclusivamente di fare leggi che garantiscano la libera espressione di ogni forma di famiglia. In una moderna democrazia liberale non dovrebbe esistere una politica che attraverso le leggi vuole imporsi su quel “libero privato” dei cittadini che non limita il “libero privato” altrui. Si può essere a favore della famiglia tradizionale, affermandola e difendendola, senza per questo auspicare che non vi siano altre forme di famiglia o che queste siano limitate, e viceversa. Si può essere eterosessuali, viverlo e manifestarlo, senza per questo disprezzare o limitare l’espressione di chi non lo è, e viceversa”.

“Il pensiero nazionalista dell’estrema destra è, quindi, l’incarnazione del pregiudizio che si contrappone ai diritti e all’apertura mentale, che con la volontà di tutelare una visione egoistica e limitata di alcuni vorrebbe, attraverso lo Stato o l’utilizzo di mezzi propagandistici su larga scala, contrapporsi alla libera espressione di chi la pensa diversamente. Ed è in questo contesto che anche un utilizzo parziale, strumentale o limitativo della storia prova ad inserirsi. Pregiudizio che sarà superato quando in uno Stato democratico e laico sarà normale per tutti (o per la gran parte) affermare se stessi senza limitare gli altri. Cioè quando, per fare un esempio esplicito, chi è eterosessuale e per sé sceglie la famiglia tradizionale non proverà più alcuna avversione nel vedere una donna baciare un’altra donna, un uomo baciare un altro uomo, e viceversa. In definitiva, l’estrema destra nazionalista non avrà più ragione di esistere quando daremo piena e definitiva attuazione pratica alla Costituzione repubblicana”.