Progetto Futuro: “Tana Termini, no alla riapertura dell’ex impianto di compostaggio”
I consiglieri di opposizione: “Il luogo è sbagliato e la politica di Bagni di Lucca deve essere unita contro questo progetto”
“No all’ipotesi di riapertura dell’impianto di compostaggio di Tana Termini. Luogo sbagliato, per un impianto sbagliato negli obiettivi e nelle dimensioni”. Con questa posizione sempre coerente, i consiglieri comunali della lista Progetto Futuro di Bagni di Lucca, Laura Lucchesi, Massimo Betti e Claudio Gemignani si esprimono sulla ipotesi di riapertura dell’impianto in oggetto.
“Non siamo contro il compostaggio, con produzione di compost e biogas – dicono i consiglieri comunali -,ma siamo contro a tali impianti se fatti, come in questo caso, in posti carichi di problematiche. La zona circostante Tana Termini è, orograficamente, una valle stretta e chiusa, dove l’odore causato da tale impianto ristagna e risale addirittura nei paesi montani. Non solo, ma il fondovalle è servito da una statale rimasta al tempo dei romani, che evidenzia la sua vetustà a ogni curva. Impossibile caricarla con una circolazione aggiuntiva di camion maleodoranti, provenienti anche da fuori regione. Non dimentichiamoci infatti che alcuni camion venivano addirittura da Santa Maria Capua Vetere, con diversi giorni di viaggio e nugoli di mosche e zanzare al seguito, nati dalla fermentazione del materiale trasportato che invadevano gli abitati. È stato calcolato un traffico di almeno 80 viaggi, tra andata e ritorno, di camion al giorno solo per quel sito, che passerebbero attraverso la Val di Lima, nella strada già descritta e nota a tutti tra semafori e pericoli“.
“L’impianto in sé è posto sul greto del fiume Lima che è uno dei pochi fiumi di acqua cristallina e di elevato valore ambientale e turistico, su una antica frana di riporto dei monti circostanti con non prevenibili, sicuramente non voluti, rilasci nel fiume – proseguono -. Questi già in passato hanno ammorbato l’aria di tutti i residenti e anche gli automobilisti di passaggio. Inoltre danneggiano le attività turistiche, ricettive, nate in questi anni e legate alla valorizzazione di uno dei fiumi più belli e fruibili d’Italia, situazione in sviluppo e che ha creato un’economia turistica fiorente legata a molti posti di lavoro, nuovi residenti, con una valorizzazione ambientale e attrazione internazionale e un ritorno diretto e indiretto su tutto il territorio e tutti gli abitanti”.
“Approviamo quindi il compostaggio come recupero dell’organico, ma questo impianto è ricco di criticità – precisano -. Secondo il principio di sussidiarietà, ogni territorio si gestisca i propri servizi, e non si accettino imposizioni dall’alto solo perché ci sono pochi cittadini che devono subire i soprusi e le prevaricazioni di una squalificata politica scorretta e distruttiva. L’ambiente, la storia, la natura sono patrimonio di tutti. Cosa diranno oggi quei disinformati, in buona o malafede, che scrissero che il compostaggio a Tana a Termini era morto definitivamente? Chiediamo all’amministrazione di esprimersi in modo contrario. La politica di Bagni di Lucca deve essere unita contro questo progetto“.