Fabbriche di Vergemoli, vinti due bandi Pnrr: il vecchio municipio verrà trasformato in un punto di accoglienza per rifugiati foto

In arrivo un finanziamento da 300mila euro: a Fabbriche di Vallico nascerà una nuova start-up per la stampa di protesi in 3D

Fabbriche di Vergemoli trova un finanziamento di 300mila euro sotto l’albero di Natale. I fondi arrivano dal Pnrr e vanno a finanziare completamente due progetti sul territorio: il primo, che riguarda Vergemoli, prevede la trasformazione della vecchia sede comunale in un punto di accoglienza dei rifugiati; il secondo, su Fabbriche di Vallico, vede come protagonista una nuova start-up per la stampa di protesi in 3D.

La bella notizia è stata ufficializzata nella giornata di ieri (13 dicembre) quando il sindaco di Fabbriche di Vergemoli Michele Giannini si è recato a Roma, insieme ad una delegazione Fdi della provincia di Lucca, per un meeting con l’onorevole Riccardo Zucconi.

“E sì, Babbo Natale ci aveva lasciato qualcosa da ritirare a Roma – commenta il sindaco sui social -. Due bandi Pnrr vinti! Uno su Vergemoli ed uno per Fabbriche di Vallico…due importanti interventi in aiuto di chi ha bisogno. Grazie Babbo Riccardo, ops…Natale”.

“Nei giorni scorsi è venuta a trovarmi a Roma una delegazione di FdI della provincia di Lucca, dirigenti, iscritti, sostenitori ma soprattutto amici che ringrazio per la collaborazione e l’impegno dimostrati durante la campagna elettorale di queste ultime elezioni politiche – afferma l’onorevole Riccardo Zucconi -. In particolare, proprio nei giorni in cui si parla di una mala attuazione dei bandi e delle risorse del Pnrr, ho potuto con piacere consegnare al sindaco di Fabbriche di Vergemoli Michele Giannini i documenti relativi alla vittoria di ben due bandi, uno per il territorio di Fabbriche di Vallico ed uno per Vergemoli. Due importanti interventi in aiuto di chi ha bisogno, che potranno essere realizzati grazie all’impegno e alla volontà del sindaco e di tutti i suoi preziosi collaboratori, che lavorano senza sosta per il bene dei loro territori e della comunità”.

“Molti degli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza sono infatti ancora lontanissimi dall’essere centrati – prosegue il deputato – in Toscana ad esempio, regione a cui il Pnrr ha destinato complessivamente 4 miliardi e 600 milioni di euro, i progetti avviati sul totale di quelli approvati (che risultano essere 2.990) non arrivano al 20%. In pratica in tutto il territorio toscano soltanto 584 progetti sono entrati in una fase concreta, di cui 389 (il 66,6%) è ancora in fase di progettazione e solo 21 (il 3,6%) sono stati conclusi. Insomma, un disastro. Ben venga il decreto voluto dal nostro presidente Meloni per azzerare le unità di missione create da Draghi nei ministeri che hanno dimostrato difficoltà a raggiungere i target e spendere le risorse: abbiamo assistito troppe volte ad un eccessivo attivismo nei convegni, smentito poi da una scarsa capacità operativa. È ora di cambiare laddove si è fallito”.

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