Consigli comunali in orario di lavoro, polemica a Borgo. L’opposizione: “Scriveremo al prefetto”

Orgoglio Comune: “Deve essere convocato in orari e in giorni consoni a tutti i consiglieri sia di maggioranza che di minoranza”
“Non è la prima volta che la maggioranza convoca il consiglio comunale in orari e giorni già decisi senza interpellare pure noi, tale da rendere impossibile (o limitata) la nostra presenza per motivi di lavoro o familiari”. Esordiscono così i consiglieri eletti in opposizione a Borgo a Mozzano Lorenzo Bertolacci, Yamila Bertieri, Enza Brunini e Indro Marchi.
“Più volte abbiamo fatto notare la situazione nelle opportune sedi appellandoci soprattutto alla normativa in materia che è quella contenuta nel testo unico degli enti locali all’articolo 38 comma 7 che prevede che ‘le sedute del consiglio e delle commissioni sono pubbliche salvi i casi previsti dal regolamento e, nei comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti, si tengono preferibilmente in un arco temporale non coincidente con l’orario di lavoro dei partecipanti’. Quindi – incalzano – il consiglio comunale deve essere convocato in orari e in giorni consoni a tutti i consiglieri sia di maggioranza che di minoranza”.
“Abbiamo chiesto di valutare concretamente e seriamente la possibilità di convocare la seduta alle 21 ma, se alla nostra domanda abbiamo avuto in parole, risposte positive, nei fatti poi avviene sempre o quasi l’incontrario soprattutto quando all’ordine del giorno vi sono particolari tematiche – tuona l’opposizione -. Ne è un altro esempio il consiglio del 30 novembre convocato alle 19. Per questo, data l’ennesima e legittima richiesta non ascoltata, abbiamo deciso che scriveremo al prefetto poiché a nostro avviso vi è un non rispetto di una chiara norma. Pure noi – concludono Bertolacci, Bertieri Brunini e Marchi- siamo degli eletti, rappresentiamo la cittadinanza e vogliamo in particolare modo portare avanti le nostre istanze che si basano sempre sulle segnalazioni dei cittadini che a noi si rivolgono”.