Nuova scuola di Coreglia, Corte dei Conti condanna ex responsabile dell’ufficio tecnico al risarcimento

Tutto era nato dall’esposto presentato dall’allora consigliere Piero Taccini: “Altro che becera opposizione, spero che non rimanga un caso isolato”
La scorsa settimana nelle casse del comune di Coreglia è entrata la somma di 5mila euro come acconto di un totale di euro 12 mila che dovranno essere restituiti da un ex responsabile dell’ufficio tecnico di quel Comune, a seguito di una sentenza della Corte dei Conti di Firenze del 9 dettembre 2020 riguardante un illecito relativo alla costruzione della nuova scuola in Coreglia capoluogo. Tutto questo a seguito di un esposto trasmesso dall’allora capogruppo del gruppo consiliare di minoranza Un Futuro per Coreglia Piero Taccini, che ci riassume i fatti.
“Il 20 gennaio 2018 – ricorda – trasmisi alla Corte dei Conti, alla Procura della Repubblica di Lucca ed all’Anac, l’ennesimo esposto su probabili, sottolineo probabili, irregolarità messe in atto dall’allora amministrazione Amadei. Questo esposto verteva sulla ripresa dei lavori per la costruzione della scuola di Coreglia capoluogo, dopo il fallimento della prima ditta aggiudicataria. Dopo il predetto fallimento, l’amministrazione comunale, presieduta dall’ex sindaco Amadei, attuale segretario del Pd di Coreglia Antelminelli, in data 8 ittobre 2014, approvò una delibera con la quale veniva dato mandato all’allora responsabile dell’ufficio tecnico del Comune, di effettuare un’ulteriore gara per aggiudicare ad altra ditta l’ultimazione dei lavori”.
“Quanto richiesto da sindaco Amadei venne messo in atto e vennero invitate a partecipare alla gara cinque ditte ma solo la Soc. Coop. Mediavalle e Garfagnana partecipò e, chiaramente, vinse aggiudicandosi i lavori per un importo assai importante, effettuando un ribasso del 3,35% – prosegue Taccini – Mi vennero alcuni dubbi circa questa procedura voluta dall’ex sindaco Amadei, e dalla sua amministrazione, entrando in possesso di una Pec fatta pervenire al Comune il 10 ottobre 2014, dalla ditta Michele Bianchi Costruzioni, giunta al secondo posto nella prima gara dove erano stati affidati i lavori di costruzione della scuola. Da notare che la Pec era pervenuta al Comune due giorni dopo l’approvazione della delibera di giunta sopra citata, ovvero in tempo utile per annullare la nuova gara. Nella Pec la ditta chiedeva di proseguire i lavori e che avrebbe attuato lo stesso ribasso della prima ditta aggiudicataria, ovvero un ribasso dell’8,54%, ben il 5,19% in più di quello della Soc. Coop. Mediavalle e Garfagnana; tradotto in soldi, una discreta cifra da prelevare dalle tasche dei cittadini”.
“Cosa da tenere ben presente è che, quanto chiedeva la ditta Bianchi Michele, era previsto anche dal codice degli appalti – dice Taccini – ovvero, la ditta giunta seconda in una gara, poteva succedere alla ditta aggiudicataria dei lavori in caso di ritiro per vari motivi di quest’ultima. Questo, a parere mio, doveva essere considerato un danno erariale, cioè un inutile spreco di soldi pubblici. Inoltre vi era un dubbio evidente sulla non partecipazione alla gara di quattro ditte invitate. A questo punto ritengo opportuno fare un inciso perché, durante i consigli comunali nella precedente amministrazione, io venni più volte “accusato” dall’allora capogruppo di maggioranza, di fare una becera opposizione e che le questioni relative al Comune andavano discusse e risolte in consiglio comunale senza interessare altre istituzioni, riferendosi alla procura, Corte dei Conti ed Anac. Affermazione giusta quella del capogruppo il quale si era però dimenticato che io avevo usato la procedura da lui evocata, ovvero avevo portato la questione in consiglio comunale con un’interrogazione e solo dopo aver ricevuto delle assurde e non veritiere risposte, dichiarai, durante il consiglio comunale del 29 dicembre 2017, che mi sarei rivolto ad altri organi affinché verificassero quanto da me sostenuto. Detto… fatto”.
“Adesso sono certo che la mia “becera opposizione” – conclude Taccini – permetterà di far rientrare nelle casse comunali un’importante cifra della quale già 5 mila euro a disposizione dall’attuale Amministrazione ed altri ne saranno depositati a breve. Vorrei anche ricordare che, sempre la Corte dei Conti di Firenze, ha messo nel mirino altri presunti danni erariali commessi dall’amministrazione Amadei e mi auguro che ben presto, se verrà accertato il danno, altri soldi potranno rientrare nelle casse del Comune di Coreglia Antelminelli. L’unica domanda che mi rimane da fare è: considerata la sentenza della Corte dei Conti, possibile che per la procura della Repubblica e per l’Anac tutto sia regolare in relazione a questa vicenda? Potrei dare anche la risposta ma evito di farlo”.