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Fratelli d’Italia: “Basta gettare fango sul mondo della caccia”

2 novembre 2022 | 15:08
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Fratelli d’Italia: “Basta gettare fango sul mondo della caccia”

Fantozzi, Tamagnini e Bertolacci replicano al segretario di Europa Verde Toscana: “‘Definire la caccia ‘un’attività dell’età della pietra’ è irrispettoso nei confronti di uomini e donne responsabili”

“Le parole di Eros Tetti? Offensive nei confronti di tutti i cacciatori”. Così il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Vittorio Fantozzi, il consigliere di maggioranza del Comune di Castiglione di Garfagnana Roberto Tamagnini, l’esponente Fdi della Mediavalle Lorenzo Bertolacci e i circoli Fdi della Mediavalle e della Garfagnana replicano al segretario di Europa Verdi Toscana dopo l’incidente avvenuto circa una settimana fa a Tempagnano di Borgo a Mozzano, quando un uomo è stato colpito da pallini da caccia calibro 12 mentre lavorava nell’uliveto.

Tetti (Europa Verde): “Nel 2022 la caccia è un’attività non più tollerabile”

“Le parole di Eros Tetti (‘i boschi e le zone rurali sono patrimonio di tutti e non possono essere trasformati in campi di battaglia. La caccia è ormai un’attività da età delle pietra’) ci lasciano basiti, parole usate senza conoscere le realtà venatorie della nostra terra, offensive verso tutti i cacciatori – sottolineano gli esponenti Fdi -. Purtroppo, il signor Tetti, che cavalca un fatto grave successo nel comune di Borgo a Mozzano pochi giorni fa, non perde l’occasione per tacere e scagliarsi contro il mondo venatorio”.

“Esprimiamo massima vicinanza all’uomo colpito da pallini mette stava lavorando nell’uliveto, nel comune di Borgo a Mozzano, ma non possiamo accettare certe farneticanti esternazioni verso il mondo venatorio – concludono – In Mediavalle e Garfagnana, così come in tutta la regione, i cacciatori sono uomini e donne responsabili che tutelano l’ambiente, basta gettare fango sul mondo della caccia. La caccia non può essere trattata come ‘un’attività dell’età della pietra’ come scritto da Tetti, ma come un’opportunità per queste zone. Perché il cacciatore e le squadre di caccia curano il territorio, che altrimenti sarebbe abbandonato, sia perché mantengono sotto controllo gli animali selvatici che rischiano di essere dannosi per famiglie e aziende”.