Tennis Club Mirafiume chiude per l’inverno, Frigo (Fdi): “Il risultato della scarsa attenzione per il territorio”

La consigliera di opposizione: “Incendio e pandemia hanno inciso ma non è solo questione di sfiga come ha detto il sindaco Michelini”
Il Tennis Club Mirafiume di Bagni di Lucca ha pubblicato ufficialmente la scorsa settimana, la chiusura delle attività nei mesi invernali, con la decisione di non montare i palloni per gli alti costi di gestione dovuti ai problemi energetici. Una situazione che la consigliera di Fratelli d’Italia, Annamaria Frigo, stigmatizza.
“Gli abitanti del territorio che praticano il nuoto o il tennis – dice – dovranno recarsi nei mesi invernali nei circoli sportivi di Gallicano o Castelnuovo di Garfagnana o Barga o Borgo a Mozzano, che continuano a tenere aperte le loro attività nei mesi invernali e lavorano per incrementare e migliorare le loro attività e il numero degli iscritti. Questa chiusura che priva il Comune di un’altra attività importante e significativa per il nostro territorio inevitabilmente fa scaturire perplessità, perché la chiusura nei mesi invernali è una decisione obbligata, solo se le problematiche energetiche si accompagnano ad una gestione già problematica e traballante”.
“Nel 2015 il Tennis Mirafiume – dice Frigo – che aveva come presidente Daniele Zerbini procedeva a pieno regime, con attività estive ed invernali, vi lavoravano circa 10 persone, compresi 4 maestri (due nazionali e due istruttori), 12 squadre di giocatori tra adulti e bambini. Nel 2016 si arriva ad un cambio di gestione con Simone Sassetti presidente e suo vice Antonio Ricci , gestione che vede purtroppo a gennaio 2019 scoppiare l’incendio che mandò distrutta la club house, e successivamente lo scoppio della pandemia Covid-19. A due anni dall’incendio il sindaco Michelini con l’assessore ai lavori pubblici Sebastiano Pacini, annuncia a giugno 2021 l’avvio dei lavori di ristrutturazione del tennis, finanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca con un contributo di 130mila euro, dal Comune e dalla Regione Toscana entrambi con un contributo di 50mila euro. Lavori il cui termine era previsto in sette-otto mesi, e per i quali sono stati abbattuti alberi secolari sulla via principale. Ad oggi, nonostante la piccola parentesi lavorativa in vista delle elezioni amministrative dello scorso giugno, i lavori sono ancora bloccati e lontani dalla loro conclusione”.
“Una conclusione che temo verrà rimandata – afferma Frigo – con la chiusura delle attività nei mesi invernali, e che testimonia, come accaduto per gli stabilimenti termali chiusi ormai da quasi 2 anni, la mancanza di interesse e vigilanza dell’amministrazione comunale verso beni fondamentali per il territorio che sottolineo sono di proprietà del Comune dunque di noi cittadini, ma che vengono dati in gestione. L’amministrazione comunale deve vigilare sui passaggi di gestione e il suo andamento, soprattutto quando quel bene è importante per la collettività e ne rappresenta la storia”.
“Il degrado di Bagni di Lucca e dei suoi impianti, sindaco Michelini – conclude Frigo – non è una questione di sfiga come si è accennato nell’ultimo consiglio comunale, ma è il frutto di una mancata attenzione sul territorio, dell’assenza di programmazione a medio e lungo periodo e di quelle competenze in grado di sviluppare soluzioni concrete a vari livelli”.