Progetto Futuro: “Taglio potenziamento alla scuola di San Cassiano, insegnanti costrette a lavorare in condizioni inaccettabili”

Il gruppo di opposizione: “La soluzione trovata non è la migliore, perché si risolve il problema creandone un altro”
Scuola a Bagni di Lucca, è ancora polemica. Nuova presa di posizione dei consiglieri di Progetto Futuro, Laura Lucchesi, Massimo Betti e Claudio Gemignani riguardo problematiche il mondo scolastico, ed esattamente quella di San Cassiano di Controni, a seguito del diverso utilizzo di un posto di insegnamento su organico di potenziamento.
Una presa di posizione dura: “Premesso che in data 27 giugno 2022 presentavamo un’interpellanza per sapere quale sarebbe stato il futuro della scuola dell’infanzia di San Cassiano, essendo stata tagliata una cattedra su posto comune, mossi anche dai genitori preoccupati per una sua ipotetica chiusura e che in data 30 agosto i genitori della scuola dell’infanzia di Fabbriche di Casabasciana e San Cassiano venivano convocati presso il palazzo comunale per aggiornamenti sul futuro dei suddetti plessi e più precisamente in quella occasione il Comune, assieme anche al dirigente scolastico, informavano le famiglie di aver trovato, a loro detta, la soluzione affinché i 2 plessi potessero rimanere entrambi aperti, e più precisamente che il Comune si faceva carico di alcune ore per la copertura del personale Ata per una spesa complessiva di circa 30.000 euro per l’anno scolastico 2022/2023 e che era stato trovato un accordo tra il Comune e l’ufficio scolastico territoriale (e il suo dirigente) che si accordavano per l’assegnazione delle insegnanti per le 2 scuole materne, togliendo però ore di potenziamento alla scuola primaria. Tra l’altro le soluzioni sopra menzionate sono state ribadite durante il consiglio comunale del 31 agosto”.
“Alla luce di quanto sopra – proseguono i consiglieri – avendo ad oggi potuto analizzare in modo più dettagliato quella che sarà la situazione della primaria di San Cassiano, ci rendiamo conto, e ne rivendichiamo la nostra presa di posizione netta in tal senso, che era indubbiamente necessario combattere per mantenere i 2 plessi aperti, ma che non sono state prese le decisioni giuste, in quanto si va a limitare quella che potrà essere la qualità di insegnamento alla scuola primaria. E questo non di certo perché le insegnanti non siano in grado di svolgere il loro lavoro, anzi, sappiamo benissimo che ci saranno insegnanti più che valide, ma purtroppo saranno costrette a lavorare in condizioni non accettabili. Tagliare il potenziamento non è e non può essere la giusta soluzione, come avevamo già ampiamente detto. Si copre da una parte e si scopre dall’altra. Ci spieghiamo meglio: alla scuola primaria di San Cassiano, su 5 giorni (28 ore) di scuola a settimana, abbiamo potuto constatare che soltanto 6 ore saranno svolte in compresenza, anche perché una delle due insegnanti sarà impiegata per l’insegnamento della lingua inglese in un altro plesso, il che vale a dire che per le restanti 22 ore ci sarà un solo insegnante, con un’unica classe formata da 16 bambini dalla prima alla quinta, la quale dovrà insegnare contemporaneamente 4 programmi diversi (ci sono 4 classi, manca la classe quarta)“.
“Per questo, alla luce di quanto sopra espresso chiediamo come pensa l’amministrazione che possa funzionare una situazione simile – incalza l’opposizione -; se l’insegnante di turno ha un’emergenza improvvisa, per cui non può presentarsi a scuola, chi può assicurare lo svolgimento delle lezioni nell’immediato; come può un’insegnante svolgere 4 programmi contemporaneamente? E’ possibile, quindi, lavorare e lottare per trovare una soluzione, rivolgendosi anche agli organi competenti, dirigente scolastico interprovinciale, ufficio scolastico regionale, ministero, affinché si trovi la soluzione per avere le ore di potenziamento che ci dicono e sappiamo essere indispensabili per assicurare ai bambini un insegnamento adeguato? Ci sono fondi del Comune a cui poter attingere o in qualche maniera potersene fare carico? Nemmeno il personale Ata potrà garantire una sorveglianza adeguata in attesa dell’arrivo di un supplente, in quanto deve far fronte anche alle esigenze della scuola dell’infanzia. Ribadiamo la nostra convinzione che i due plessi di scuola dell’infanzia dovessero rimanere aperti, ma urliamo a gran voce che la soluzione trovata non è la migliore, perché si risolve il problema creandone un altro. I bambini sono il nostro futuro e dobbiamo garantire loro una corretta istruzione, così come dobbiamo mettere le insegnanti e il personale scolastico in generale, in grado di poter svolgere il loro lavoro. Bisogna lottare per i nostri diritti, non accontentarsi di mezze soluzioni che tappano da una parte e scoprono dall’altra, dicendo che non si poteva fare altrimenti o che la colpa è sempre di altri”.
“La scuola dovrebbe garantire alle nuove generazioni, pari opportunità di istruzione. Siamo ovviamente disponibili a collaborare affinché possa essere trovata una soluzione, come siamo disposti a portare tale problematica in tutte le sedi competenti. Ovviamente ancora una volta – concludono -, ci facciamo portavoce di genitori in apprensione per l’educazione dei propri figli”.