Sessantamila firme per Italia sovrana e popolare: “Ci saremo alle elezioni”

Romani: "Siamo l'unica strada per rimettere al centro i cittadini con le loro esigenze"

“Italia sovrana e popolare ha raccolto le firme necessarie, 60mila, per presentare i propri candidati alle elezioni. Le liste sono pronte, per cui da domani ci cimenteremo in una difficile campagna elettorale. Ma una cosa è certa: finalmente i cittadini italiani avranno una chance concreta per far saltare un gioco delle parti  già combinato,  in cui centrodestra  centrosinistra fanno finta di dividersi per tornare quanto prima a spartirsi governo ed affari”.

Lo dice Maurizio Romani, presidente Ancora Italia/Italia Sovrana e Popolare Toscana.

“Di fronte allo spettacolo di corruzione ed incompetenza che offrono ogni giorno, da tanti anni, molti dei nostri rappresentanti, la tentazione di denigrare la repubblica democratica e i partiti in quanto tali è comprensibile, ma non è un modo di pensare da cittadini saggi – aggiunge Romani -. Non ci sono alternative alla sovranità popolare, e neppure ai partiti . Quindi teniamoci allora cara la Repubblica democratica e non cadiamo nell’errore di disprezzarla, rifugiandoci nell’astensionismo,  per poi rimpiangerla se la perdiamo”.

I politici dei nostri giorni: alcuni sono dominati dall’ambizione, altri dal desiderio di guadagno, o dalla paura o dall’invidia o da varie combinazioni di queste passioni. Ma vi sono anche uomini e donne che hanno sentimenti generosi, quali l’amore della libertà e della giustizia, l’amore della patria, il desiderio di vera gloria – prosegue Romani che sottolinea -: Italia Sovrana e Popolare nasce come aggregazione di forze che in questi anni sono state radicalmente all’opposizione dei governi Conte prima e Draghi poi. Con questa forza ci presentiamo al vaglio elettorale, contando sul fatto che soltanto i cittadini comuni, non i potenti, hanno interesse a difendere la libertà repubblicana”.

“Se vogliamo vivere liberi e sicuri – conclude – dobbiamo essere vigili e attenti, per impedire che le mani sullo Stato e sulla Città le mettano coloro che vogliono farsene padroni per trarne denaro e privilegi. La mobilitazione sociale, che abbiamo promosso in questi anni con grande successo,  non può in ogni caso sostituire il voto. Le leggi sì approvano nei parlamenti non nelle piazze.Se nei parlamenti siedono politici corrotti o incapaci, avremo cattive leggi. Per questo votare Italia Sovrana e Popolare è l’unica strada per spezzare le catene della sudditanza e rimettere al centro i cittadini con le loro esigenze”.

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