Elezioni 2022, per la Camera dopo l’accordo Pd-Azione spunta il nome di Marco Remaschi

Corsa contro il tempo per coalizioni e candidature. I partiti minori alle prese con lo scoglio della raccolta firme
Elezioni 2022, una sola certezza. Per sapere quali saranno i candidati lucchesi in corsa per un seggio in parlamento bisognerà attendere almeno la definizione delle coalizioni che correranno il prossimo 25 settembre.
In realtà tre posti si possono già dare per assegnati, che sia per la corsa all’uninominale oppure in una posizione tranquilla nel listino proporzionale. Si tratta dei senatori uscente Andrea Marcucci (Pd) e Massimo Mallegni (Forza Italia) e dell’onorevole uscente Riccardo Zucconi di Fratelli d’Italia.
I partiti maggiori, quelli che secondo i sondaggi dovrebbero collezionare il maggior numero di consensi, ovvero Pd e Fratelli d’Italia, hanno già sciorinato i nomi sulla base dei quali arriverà la scelta dei partiti a livello regionale e nazionale. Ancora nessuna novità dalla Lega che ha raccolto disponibilità e curriculum entro la serata di lunedì: si attende la scrematura da restituire al coordinamento provinciale che poi riaffiderà al regionale le proprie valutazione. Dalla Lega dovrebbe arrivare il candidato all’uninominale per il collegio della Camera di Lucca e della Valdinievole. Collegio dove l’esponente leghista potrebbe trovarsi a contendersi la vittoria con un esponente di Azione, se verrà confermato il rapporto all’incirca di 1 a 3 nelle candidature all’uninominale fra il partito di Calenda e i dem di Letta.
In pole position per una candidatura c’è il segretario regionale di Azione, Marco Remaschi, sindaco di Coreglia ed ex consigliere e assessore regionale. Anche lui, come nel caso di altri sindaci ‘papabili’ per Camera e Senato, non ci sarebbe alcun obbligo di dimissioni dal ruolo ricoperto, in quanto alla guida di un comune sotto i 30mila abitanti.
C’è curiosità anche per le scelte di tutti quei partiti e movimenti che, al momento, hanno dichiarato di voler correre da soli: da Italia Viva fino al Movimento Cinque Stelle. Il Movimento, per dichiarazione dell’ex premier Giuseppe Conte, dovrebbe dare vita alle parlamentarie, la consultazione on line per la scelta dei candidati fra gli iscritti che non hanno abbandonato il partito nelle diverse diaspore firmate Di Maio, D’Incà e affini.
Il tempo, comunque, stringe. Prima di Ferragosto, infatti, andranno ufficializzati i simboli, la settimana successiva andranno depositate candidature e firme per quei partiti e movimenti che non hanno rappresentanza nel parlamento uscente. Situazione particolarmente complicata, visto l’alto numero di firme da raccogliere in piena estate, soprattutto per Italexit di Paragone, il movimento che secondo i sondaggi sarebbe destinato a superare la soglia di sbarramento del 3 per cento.