L’opposizione: “Sanità, la situazione è preoccupante. Basta menzogne, vogliamo i fatti”

“Verso scelte nuove” attacca: “Siamo seriamente preoccupati del futuro del nostro ospedale”
“La situazione della nostra sanità è davvero preoccupante”. Tuona così il gruppo di opposizione di Castelnuovo, Verso scelte nuove, che chiede risposte concrete.
“Nonostante il sindaco Tagliasacchi ci accusi di fare allarmismo e tralasciando il consigliere regionale Puppa che forse vive in un altro pianeta e cerca sempre di tranquillizzare tutti – attacca l’opposizione -, la situazione della nostra sanità è davvero preoccupante. Lo dimostra anche il documento che i sindaci della Valle congiuntamente hanno presentato alla direttrice sanitaria dottoressa Casani in occasione dell’incontro di martedì scorso. Nel documento si elencano una serie di criticità da mettersi le mani nei capelli. Prima tra tutte la paventata chiusura del reparto di cardiologia dell’ospedale di Castelnuovo. Infatti, se da una parte la Asl, sui giornali, smentisce la chiusura di questo reparto, i fatti ci raccontano un’altra storia”.
Il gruppo di opposizione pubblica un breve resoconto dell’incontro: “Dopo l’apertura da parte di Caterina Campani, sindaco di Barga, in qualità di presidente della conferenza zonale dei sindaci, prende la parola la dottoressa Casani, la quale illustra con disponibilità e trasparenza molte cose in via di cambiamento (o rimodulazione come piace dire alla nostra azienda sanitaria) per ognuna delle quali ci sarebbe da fare la rivoluzione. Per esempio la guardia medicache sarà attiva dalle 20 alle 24, mentre dalle 24 alle 8 della mattina, dato che statisticamente in quelle ore ci sono poche chiamate, il medico non ci sarà più. Guai a chi si sente male la notte! O per esempio l’eventualità che nelle ambulanze del 118non ci sia più il medico ma un infermiere qualificato, il quale però, non potendo somministrare terapie dovrà pregare che il paziente resista fino al primo pronto soccorso attrezzato! Per quello che riguarda la cardiologia la dottoressa conferma il problema che è legato, a suo dire, prevalentemente alla carenza di medici. Ribadisce di non avere al momento né gli strumenti né i mezzi per risolvere il problema. Unica prospettiva è che si rinnovi la convenzione con la Fondazione Monasterio attraverso la quale si possa sopperire alla mancanza di 4 cardiologi. Siamo in pratica nella stessa situazione di un anno fa. Niente nel frattempo è stato fatto per programmare soluzioni a lungo termine che ci evitassero di ritrovarci sempre con questa spada di Damocle sulla testa”.
“Poi c’è stato l’intervento di Tagliasacchi – prosegue -, che ha fatto un discorso molto politico, richiamando alla necessità che ogni decisione sia concertata con i sindaci e sottolineando che la responsabilità di questa situazione è politica, dunque è lì che dobbiamo trovare le risposte. È seguito il sindaco Remaschi il quale, con fermezza, ha sottolineato la gravità della situazione e la mancanza di strumenti per risolvere i problemi. Se le graduatorie regionali dei medici cardiologi è bloccata dobbiamo trovarne le ragioni, che a suo parere sono da ricercasi nella disastrosa situazione economica della Regione. E’ poi intervenuta Annarita Fiori, la quale, dopo aver con forza ribadito la sua contrarietà all’ambulanza infermieristica, ha rivolto alla dottoressa Casani la domanda che noi tutti avremmo voluto fare: cosa succederà dopo il 17 luglio quando non ci sarà più il cardiologo di notte? Duro anche l’intervento del sindaco Raffaella Mariani, la quale ha annunciato battaglia politica in Regione, perché – ha detto – ‘siamo in una situazione di non ritorno’. Il sindaco Pioli ha affermato che, nonostante il presidente Giani sostenga che non chiuderà i piccoli ospedali, in realtà sembra che si vada nella direzione opposta. Se necessario scenderemo in piazza – afferma. Nicola Poli mette in evidenza come troppo spesso siamo costretti ad intervenire con soluzioni di emergenza per scongiurare problematiche che invece andrebbero affrontate per tempo con una programmazione adeguata. La Asl – afferma – deve dimostrarci aldilà delle parole, la volontà di preservare tutti i servizi essenziali nelle aree interne. Infine il sindaco Saisi chiede trasparenza e collaborazione alla Asl, che per la prima volta forse, oggi, ammette che ci sono problemi significativi da risolvere. Chiede inoltre che l’Azienda sia dalla parte dei Sindaci per difendere la sopravvivenza dei presidi e dei servizi nelle zone come la nostra”.
“L’incontro si conclude dopo circa due ore abbondanti di confronto, al termine del quale continuiamo ad essere seriamente preoccupati del futuro del nostro ospedale – concludono -. Non ci hanno prospettato al momento soluzioni alternative alla sospensione della guardia cardiologica notturna; a tutt’oggi dopo il 17 luglio il cardiologo ci sarà solo h12 e mai la notte. La presenza di un anestesista è solo un miraggio, rimane la reperibilità Delle problematiche relative ai vari ambulatori e alle lunghissime liste di attesa non si è parlato. Insomma, responsabilità scaricata sulle spalle della Regione. Dunque attendiamo con ansia l’incontro richiesto dai sindaci con l’assessore regionale Bezzini che ci dovrà dare risposte risolutive e soprattutto rapide, perchè nel frattempo qui in Garfagnana e Mediavalle ogni giorno si può rischiare la vita! Noi continueremo a far sentire la nostra voce e quella dei cittadini, e se i nostri sindaci saranno decisi, come hanno annunciato in questa occasione, a reclamare il diritto alla salute di tutti noi, allora li sosterremo in questa fondamentale campagna. Ma basta menzogne, basta proclami, basta falso e inutile ottimismo. Vogliamo i fatti! Vogliamo un servizio sanitario che garantisca e tuteli la salute di tutti noi!”.