Tamagnini: “Strutture sportive, con il Pnrr niente fondi per i piccoli Comuni”

Il consigliere comunale di Castiglione: “In Valle serve un vero e proprio ‘piano Marshall’ per lo sport”
“Niente fondi per i Comuni più piccoli. E quindi zero possibilità delle aree interne di ricevere stanziamenti per la riqualificazione delle strutture sportive o per nuovi centri, come previsto nel Piano nazionale di ripresa e resilienza”. È questo l’allarme lanciato dal consigliere comunale di Castiglione di Garfagnana, Roberto Tamagnini.
“Se per i centri più grandi arriva un importante torta da circa 538 milioni di euro, per i piccoli Comuni non c’è niente – attacca -. Sempre per un altro bando, riguardante la rigenerazione di impianti esistenti che siamo di interesse delle federazioni sportive, si stanziano 162 milioni di euro, concedendo di fatto un favoritismo al Coni escludendo decine di centinai di impianti dei piccoli Comuni. In questo quadro drammatico chi ne fa le spese sono come sempre le piccole realtà come la nostra, la Garfagnana e la Mediavalle del Serchio versano in condizioni drammatiche. L’impiantistica è vecchia e non è mai stata adeguata alle nuove misure riguardanti la sicurezza, zone come la nostra dovrebbero avere la priorità su questi bandi e invece sole le prime escluse, un controsenso vergognoso“.
“La Valle del Serchio è un contenitore di calcio importante – prosegue Tamagnini -, non c’è Comune che non abbia un campo da calcio e non c’è un paese senza una squadra di calcio, dagli amatori alla serie D. La Valle del Serchio può vantare infinità di squadre che spesso devono giocare in impianti vecchi e obsoleti. Una zona come la nostra merita più rispetto, purtroppo non sempre le nostre amministrazioni sono in grado di provvedere alla messa in sicurezza degli impianti con fondi propri. Il Pnrr doveva servire per dare un aiuto concreto alle realtà come la nostra, e invece i fondi andranno ai soliti: grandi centri e impianti con interesse Federale. Le associazioni sportive sul territorio lamentano da tempo una mancanza di supporto da parte della pubblica amministrazione, sia dal punto di vista burocratico che di risorse, purtroppo da sole le nostre amministrazioni non sono in grado di soddisfare queste richieste e spesso manca anche la volontà politica di impegnarsi per lo sport locale. Così non può più andare avanti, rischiamo di far scomparire un patrimonio unico di sport, socializzazione e economico importante per la nostra terra“.
“Diamo per scontato il calcio locale – continua – non sapendo quello che c’è dietro una squadra, per mantenere una squadra di calcio, sia amatoriale che di categoria, ci sono decine di persone che sacrificano spesso gran parte del loro tempo non solo per la formazione della squadra ma sopratutto per mantenere il piccolo impianto sportivo, che necessita giornalmente di cura, le associazioni che gestiscono i vari impianti nella nostra zona sono un patrimonio fondamentale per la sopravvivenza degli impianti sportivi, troppo spesso inadatti alle categorie e alle norme vigenti.
In Garfagnana potremmo parlare anche di altri sport, non solo il calcio, ma purtroppo c’è una desertificazione di impianti collegata a sport come il rugby, il tennis, il golf, il padel, eccetera. Una zona come la nostra che dovrebbe offrire, non solo alle persone che ci abitano ma anche ai turisti, un’importante offerta sportiva e che invece è completante inadatta. Mi auguro che il Governo faccia marcia indietro e che riveda i bandi per il futuro, se resterà tutto cosi sarà tradito il vero scopo del Pnrr, saranno tradite per l’ennesima volta le piccole realtà”.
“Si parla da anni di spopolamento delle zone montane, ma da noi non si fa nulla per offrire una qualità della vita migliore per chi sceglie di rimanere in queste zone. Non si vive di solo lavoro, dobbiamo garantire un’adeguata offerta della qualità della vita, in questo sportiva, a tutti. Un argomento che sempre di più è all’ordine del giorno dell’agenda politica, mi auguro che non resti solo scritto suona agenda ma che sia attuato, in Garfagnana e in Mediavalle ci vuole un vero e proprio ‘piano Marshall’ per lo sport – conclude Tamagnini -, lo dobbiamo ai nostri giovani alle decine e decine di associazioni sportive che da anni lavorano per lo sport nella Valle e per tutte quelle persone che credono in un futuro per la nostra terra”.