Assenze dal Consiglio, Orgoglio Comune: “La maggioranza cambi orari, noi alle 18 lavoriamo”

29 marzo 2022 | 17:33
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Assenze dal Consiglio, Orgoglio Comune: “La maggioranza cambi orari, noi alle 18 lavoriamo”

Il gruppo di opposizione: “Chiediamo di valutare la possibilità di convocare commissioni e assisi alle 21”

“Ultimamente non riusciamo ad essere presenti ai consigli comunali  perchè la maggioranza convoca sedute in orari per noi difficili come quello di oggi previsto alle 18”.
Così i consiglieri Lorenzo Bertolacci, Yamila BertieriEnza Brunini e Indro Marchi di Orgoglio Comune, scusandosi con i cittadini.
“Non è la prima volta – proseguono – che la maggioranza individua giorni e orari già decisi senza interpellarci a cui però è per noi impossibile garantire la presenza per motivi di lavoro o familiari. Più volte abbiamo fatto notare tale situazione appellandoci anche alla normativa in materia e in sede di consiglio comunale (come in quello convocato il 31 luglio scorso alle 10 e non solo). Il testo unico degli enti locali prevede infatti che ‘le sedute del consiglio e delle commissioni sono pubbliche salvi i casi previsti dal regolamento e, nei comuni con popolazione fino a 15mila abitanti, si tengono preferibilmente in un arco temporale non coincidente con l’orario di lavoro dei partecipanti’ e quindi il consiglio comunale dovrebbe essere convocato in orari e in giorni consoni a tutti i consiglieri sia di maggioranza che di minoranza”.
Stessa situazione anche per le commissioni – scrive Orgoglio comune – in particolar modo per quella del turismo, sempre riunita di martedì alle 18. Purtroppo stasera non sappiamo se potremmo garantire la nostra totale  presenza perché a quell’ora noi lavoriamo. Chiediamo quindi la possibilità di valutare concretamente e seriamente la possibilità di convocare commissioni e consigli comunali alle 21. Pure noi – concludono – siamo degli eletti, pure noi rappresentiamo la cittadinanza e pure noi vogliamo portare avanti, soprattutto nelle opportune sedi, le istanze basate sempre sulle segnalazioni delle persone ma, tali azioni devono essere rese possibili non a parole ma, nei fatti individuando orari che permettano a tutti di partecipare”.