Smaltimento del verde a Bagni di Lucca, è ancora polemica. L’opposizione non ci sta

I gruppo di minoranza contestano la ricostruzione dell’assessore Bianchi: “Aumentato il costo finale per il cittadino”
Bidoni verdi e potature, Progetto Rinascimento e Un futuro per Bagni di Lucca tornno a sollevare la polemica e la dirige verso l’assessore Bianchi.
“Alcune precisazioni all’assessore Bianchi che sul tema rifiuti è sempre improvvisato – si legge nella nota delle liste di opposizione – A volte basta il semplice buon senso. Sulla questione dimensione bidoni per il verde, il problema che sottolinea non è il volume ma il peso, citando la normativa del contratto collettivo nazionale degli operatori ecologici. Se raccogliamo materiale pesante, ad esempio il vetro, un bidone da 360 litri è eccessivamente pesante, ma con sfalci, foglie e potature vi è il problema contrario, ovvero materiale voluminoso di poco peso, quindi i bidoni piccoli risultano poco capienti e quindi inefficaci. La normativa di riferimento è quella della movimentazione dei carichi. Teoricamente si possono utilizzare bidoni anche da 600 litri purché si abbia del materiale contenuto in esso a bassa densità. Pertanto caro assessore il disservizio al cittadino c’è e come”.
“Non contestiamo il metodo di pagamento – prosegue la nota – anche perché il costo è rimasto invariato, ma contestiamo che con il solito prezzo il cittadino si ritrova una capienza inferiore sul contenitore, se non si fosse capito bene. Per quanto riguarda l’affermazione che questa amministrazione ha fatto crescere la società ci permettiamo precisazioni come sempre motivate. Bianchi afferma che grazie alla competenza del nuovo ingegnere c’è una nuova isola ecologica, ma perché non ci spiega, assessore, al contempo come mai la percentuale di raccolta differenziata è rimasta la stessa rispetto alla vecchia gestione? Ricordiamo che grazie a questa scelta l’amministrazione Betti ha portato il Comune in meno di un anno da una differenziata al 20 per cento ad una differenziata del 70,5 per cento. Durante il vostro mandato avete aumentato le frazioni con il porta a porta secondo un piano di sviluppo rallentato rispetto a quanto doveva essere, in più la percentuale di differenziata in ben 5 anni è aumentata a malapena di 2,5 punti percentuali portandola ad un misero 73 per cento, quando, secondo i piani originali prevedevamo una percentuale di differenziata che doveva superare l’80 per cento negli anni a seguire, con una contemporanea riduzione di almeno il 10 per cento in meno della tassa ai cittadini sulla tariffa di smaltimento dei rifiuti (Tari), un risparmio che avrebbe fatto bene alle tasche dei cittadini. I dati del bilancio, pur aggiustati per cercare di confonderli, sono incontrovertibili”.
“Ad oggi l’unica cosa certa – concludono Un futuro per Bagni di Lucca e Progetto Rinascimento – è che avete aumentato il costo finale al cittadino. Non dimentichiamoci poi che contro ogni interesse del comune, magari invece a vantaggio di gestioni allargate, adesso tutte le decisioni non sono più di competenza dell’attuale sindaco (che era il socio unico della società) e dell’assessore, ma solo di Reti Ambiente a cui è stato delegato tutto. Una scelta che ha dimostrato una grande vostra competenza, sì, nel lavarvi le mani e togliervi un problema di torno in modo da dire ai cittadini eh ma non ci si può far niente… la decisione non è più nostra ma di Reti Ambiente. Ultima nota, Base, tanto criticata prima, costata 10mila euro di impianto, ne ha resi 450mila nel conferimento. Mica male per una coraggiosa scelta imprenditoriale per il paese, che all’epoca le vostre menti competenti criticarono come rischio di dissesto per il Comune. Peccato che mai una parola di autocritica sia mai stata pubblicata”.