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Bolkestein, Zucconi (Fdi): “Ci batteremo in qualsiasi modo per non svendere il Paese”

15 febbraio 2022 | 11:43
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Bolkestein, Zucconi (Fdi): “Ci batteremo in qualsiasi modo per non svendere il Paese”

Il deputato di Fratelli d’Italia: “Non si tratta di una mera battaglia per il mantenimento di certi privilegi bensì della liquidazione di un comparto italiano a favore di interessi extra-nazionali

“Questa politica dell’Italia-in-vendita non è più tollerabile: ci batteremo in qualsiasi modo per non svendere il Paese”. Così il deputato, responsabile d’aula e Capogruppo Fratelli d’Italia in commissione attività produttive, turismo e commercio Riccardo Zucconi torna a parlare della Bolkestein.

“Mi stupisco nell’apprendere che, ancora oggi, qualcuno non voglia capire quanto la questione Bolkestein sia di portata nazionale e che non si tratti assolutamente di una mera battaglia per il mantenimento di certi privilegi, come qualcuno vorrebbe far passare, bensì della svendita di un comparto italiano a favore di interessi extra-nazionali – prosegue Zucconi -. La direttiva servizi viene infatti associata sempre più alle sole concessioni demaniali ma riguarda invece anche i venditori ambulanti, le guide turistiche e i porti turistici. Addirittura si inserisce nella stessa logica di altra Direttiva che riguardava la messa all’asta delle concessioni idroelettriche e che è stata poi ritirata perché alcuni Paesi europei, non l’Italia, si sono opposti alla sua applicazione. A riguardo faccio notare che solo in Toscana ci sono un totale di 220 impianti idroelettrici per una potenza complessiva pari a 397 Mw1 e nella sola provincia di Lucca, che rappresenta nel contesto regionale una realtà molto importante, sono presenti 13 deviazioni Enel nel solo bacino del Serchio (1.565 km quadrati di superficie totale), con 17 centrali idroelettriche, 48 centraline idroelettriche attive (pubbliche o private) e ben 53 in progetto, per un totale di 118 tra dighe e centraline di produzione di energia idroelettrica”.

“Ma in Italia le concessioni statali idroelettriche sono a oggi incredibilmente a scadenza o addirittura già scadute. È inconcepibile come questo governo possa aver deciso di affidare alle aste  – alle quali ricordiamo potranno partecipare tutti, anche imprese straniere – ciò che appartiene alla nostra economia e alla nostra terra da sempre, come le spiagge, una delle nostre poche risorse naturali, o appunto le nostre risorse idroelettriche e proprio in un momento come questo dove famiglie e aziende sono messe in grave difficoltà dagli aumenti esorbitanti delle bollette – prosegue Zucconi -.Cioè, in un momento in cui siamo alla ricerca disperata di forniture energetiche mettiamo all’asta una risorsa energetica che possediamo naturalmente e che è fra le più ecologicamente compatibili? Come Fratelli d’Italia, ho presentato il 27 dicembre scorso la proposta di legge Ac. 3427, per salvaguardare la proprietà nazionale delle concessioni idroelettriche, per garantire che il sacrosanto principio di reciprocità fra le nazioni venga assicurato e che gli interessi nazionali non siano violati, mentre il presidente Giorgia Meloni, in prima linea da sempre per la difesa della nostra economia e già firmataria della mia proposta di legge sulle concessioni marittime, sta supportando tutte queste iniziative e ha rivolto un chiaro appello al governo affinché risolva queste problematiche e tuteli gli interessi dei cittadini italiani anche in Europa”.

“Insomma un quadro di totale incertezza per tutti questi settori, dal commercio alle risorse energetiche, che andrà inevitabilmente ad incidere fortemente sulle prospettive di crescita, sullo sviluppo delle infrastrutture e sull’autonomia energetica nazionale, impedendo l’avvio di investimenti sui territori e l’ammodernamento degli impianti e impatterà negativamente sull’economia nazionale – conclude Zucconi -. Le mie proposte di legge hanno invece come obiettivo quello di creare le condizioni affinché gli operatori possano effettuare ingenti investimenti su impianti e imprese con ricadute in termini di sicurezza, efficienza e implemento della nostra economia. Insomma questa politica dell’Italia-in-vendita non è tollerabile e Fratelli d’Italia intraprenderà qualsiasi iniziativa per impedire che questo avvenga”.