A Castelnuovo l’unico “agrinido” in Toscana: “Il contatto con la natura diventa scuola”

Tania Franchini (Italia Viva): “Ne ho parlato con l’assessora regionale Saccardi e a breve verrà a visitarlo”
Tania Franchini, responsabile regionale turismo di Italia Viva, in visita all’unico agrinido in Toscana ‘Lo Spaventapasseri’ di Castelnuovo. Un esempio virtuoso del territorio.
“Grazie al mio impegno politico, legato ad agricoltura e turismo – commenta Tania Franchini – e grazie al perito agrario Antonio Sacchini che ha sostenuto con dedizione questo progetto, ho avuto la possibilità di conoscere una realtà incredibile, l’agrinido. L’agrinido, dove ‘facendo si impara’, è un servizio socio educativo per l’infanzia, che accoglie bambini di età compresa tra i 3 mesi ed i 3 anni; ma in estate si apre ai corsi per bimbi fino alla terza media, si distingue dai nidi tradizionali perché è offerto da e in un’azienda agricola, che propone ai bambini esperienze educative integrate con le proprie attività. L’azienda infatti utilizza i propri spazi, cicli produttivi, prodotti e le proprie competenze, per far sperimentare ai piccoli un contatto diretto, esperienziale e tattile, con la natura. Un modello pedagogico fondato sull’interazione costante dei bambini con la natura”.
“L’agricoltura e le sue attività – prosegue -, commisurate all’età dei bambini, diventano dunque veicolo di apprendimento e di scoperta in cui la ciclicità del tempo, il contatto con il mondo vegetale ed animale diventano ‘scuola’ ed insegnano l’importanza del rispetto per la natura, la sostenibilità ambientale e la sana alimentazione. Un servizio alla comunità che diventa realtà in contesti rurali. La natura diventa quindi uno strumento pedagogico trasversale che riesce a trasmettere concetti apparentemente difficili come la biodiversità, il susseguirsi delle stagioni, le energie rinnovabili, il km 0 contribuendo a formare la coscienza ecologica dei più piccoli. In questo luogo fantastico è normale incontrare bambini/e, che con palette alla mano, sistemano piantine nell’orto, oppure che prendono confidenza con le caprette o con le galline. Si tratta di un nuovo modo di intendere l’azienda agricola, non solo produttiva ma anche aperta al sociale, offrendo ai genitori ed ai loro figli/e competenze e personale specializzato e le grandi opportunità che offre la vita a contatto con la campagna e la natura in generale. Ma non solo, da metà giugno a fine agosto i bambini della scuola materna, primaria e anche della scuola secondaria di primo grado, trovano un luogo dove trascorrere l’estate a contato con gli animali e la campagna, un luogo esperenziale che accoglie bambini/ragazzi con disabilità Ma il ringraziamento più grande va a Barbara Coli titolare dell’unico agrinido in Toscana ‘Lo Spaventapasseri’ ed a suo marito per aver creato e creduto, 10 anni fa, a questo progetto socio educativo.
“È importante contrastare l’abbandono della terra – spiega la titolare Barbara Coli – l’agricoltura sociale permette di valorizzare il nostro territorio facendo conoscere il mondo rurale ai bambini/e, un contatto più vero con la natura, che stiamo perdendo. Penso che l’agricoltura sociale potrebbe rappresentare una nuova vita delle aziende agricole”. Barbara è serena e determinata, conosce le difficoltà del suo lavoro e le affronta giorno per giorno. “Avevo un negozio ma ho preferito la terra. La vita in campagna è difficile e faticosa ma non mi pento della scelta che ho fatto. E i bambini, poi, sono una ricompensa ulteriore. Vedere la loro gioia quando scopriamo una tana durante la passeggiata nel bosco è proprio una bella soddisfazione”. Barbara Coli è titolare dell’agrinido Lo spaventapasseri, che ha avviato all’interno della sua azienda agricola Le lame a Castelnuovo di Garfagnana. “Sono dieci i bambini e le bambine che ogni giorno vengono da noi e la struttura è completamente dedicata a loro, con all’interno uno spazio giochi e una mensa, dove cuciniamo i nostri prodotti o che al massimo arrivano da aziende vicine. I bambini fanno l’orto, curano la serra e governano gli animali, vivono le stagioni all’aperto, i cambiamenti della natura li vedono dal vivo e non sui tabelloni. Queste sono le differenze che i genitori apprezzano e per le quali ci scelgono”. La storia di questa realtà toscana è una progressione lungo il filone della multifunzionalità, tipica delle aziende italiane e a conduzione femminile.
“Infatti – prosegue Tania Franchini – l’agrinido rappresenta la multifunzionalità agricola al servizio dell’infanzia. Barbara mi ha raccontato che, i bambini del nido, condividono, nei corsi estivi, le loro esperienze con i bimbi più grandi, pensate che un bambino di tre anni, facendo vedere il loro orto ad un bambino di dieci anni, gli spiegava che i pomodori, per crescere bene, vanno legati. Che cosa può fare la politica di più utile, se non supportare le buone pratiche, se non essere di aiuto a chi, con gran fatica ed impegno, rende questo mondo più umano e consapevole del rispetto che dobbiamo al luogo dove viviamo ed a tutti gli esseri viventi con cui condividiamo un percorso di vita? Ne ho parlato subito con la nostra referente di Italia Viva Stefania Saccardi assessore all’agricoltura e vicepresidente della regione Toscana, che si è subito attivata ed a breve verrà a visitare l’agrinido. Che ce ne sia solo uno in Toscana dimostra una complessità effettiva alla creazione di questa tipologia di offerta socio educativa in aree rurali, che, giustamente, ha l’obbligo di avere tutti i requisiti di legge equiparati agli atri asili nido, ma non le stesse agevolazioni, nonostante offra un servizio più integrato ed ampio. La Toscana può diventare un modello per questa tipologia di servizio, che accompagna i nostri cittadini/e verso un presente ed un futuro migliore, perché i nostri bambini/e sono il presente, cittadini/e di oggi e del domani”.