Bagni, le opposizioni attaccano il sindaco: “Usa temi sociali per farsi propaganda su Facebook”

I consiglieri di minoranza: “Invitiamo a togliere questo post ridicolo e a pubblicizzare queste cose sulla pagina ufficiale”
“A pochi mesi dalle elezioni siamo al delirio psicopatico, fuori da ogni regola e rispetto legale e istituzionale, dopo oltre 4 anni di letargo”. È questo il duro attacco che i consiglieri comunali dei due gruppi di opposizione a Bagni di Lucca, Progetto Rinascimento coi consiglieri Giulia Mariani e Massimo Betti e Un futuro per Bagni di Lucca coi consiglieri comunali Laura Lucchesi e Claudio Gemignani, rivolgono al sindaco Michelini, che “ha utilizzato – affermano i quattro consiglieri – temi sociali per farsi propaganda sulla propria neo pagina politica ed elettorale”.
Questo il post finito nel mirino dei gruppi di opposizione.
“Al nostro Comune, come ad altri Comuni – continuano -, sono stati assegnati fondi per aiuti sociali da parte dello stato, nel dettaglio per il fondo di solidarietà alimentare e per i contributi a parziale rimborso delle spese per luce e gas. Fondi già dati negli anni scorsi come ovunque e pubblicizzati sui siti istituzionali, loro sede ufficiale. Il nostro sindaco ha utilizzato la sua pagina di propaganda politica per farsi pubblicità. Tra l’altro, ad ora, di tutto questo non ne è stata data informazione sulla pagina Facebok del Comune, quella istituzionale. Magari fosse, la pagina del Comune, curata come quella di propaganda del sindaco. Forse era meglio se i 4.000 euro spesi nel sito turistico inesistente come le oltre 1.500 euro del video Toscana My Love, con molti errori storici, venivano in parte spesi per una più corretta comunicazione istituzionale”.
“Invitiamo a togliere questo post ridicolo e a pubblicizzare queste cose sulla pagina ufficiale di Facebook sempre del Comune – attaccano i consiglieri -. Usare soldi pubblici per una campagna solo personale, magari per imporsi su una squadra ancora molto incerta, è infantile, patetico e risibile. A meno che Michelini paghi i bandi personalmente, visto che il Comune, gli altri amministratori e gli enti regionali e nazionali non sono citati. Pubblichi i documenti che dimostrino i suoi versamenti bancari, ci complimenteremo per aver compensato l’inattività amministrativa almeno con un congruo contributo di tasca!”.