Taccini: “Santi? Per l’accordo con la minoranza avrebbe sacrificato un altro assessore, ma guai a toccare il suo ruolo”

Il capogruppo del gruppo consiliare ‘Rialziamo la testa insieme’ attacca l’ex vicesindaco e Salani e ribadisce: “La collaborazione con la maggioranza è per fare il bene di tutto il Comune”
Dopo la presa di posizione dell’ex vicesindaco Sabrina Santi e di Cinzia Salani e la riposta del sindaco di Coreglia Marco Remaschi, sul tema interviene anche Piero Taccini.
“Quale capogruppo del gruppo consiliare ‘Rialziamo la testa insieme’ ritengo opportuno dare alcune spiegazioni relative alle dichiarazioni fatte a mezzo stampa dalla consigliera Santi Sabrina, ex vicesindaco del comune di Coreglia Antelminelli – esordisce Taccini -. E’ voluta apparire sui giornali per l’ennesima volta, mettendo in risalto la sua bella capigliatura ed il suo sorriso smagliante. Ma come dice un proverbio ‘non tutto è oro quello che luccica’. Infatti durante l’ultimo consiglio comunale, tenutosi il 5 ottobre, durante il suo intervento con il quale si dissociava ufficialmente dalla sua ex maggioranza, creando un suo gruppo di minoranza con la consigliera Cinzia Salani, il sorriso non era così evidente come di solito appare sui giornali ma, bensì, appariva con un volto abbastanza cupo e preoccupato. Quale fosse la sua preoccupazione solo lei può saperlo ma certo è che, da quando il sindaco Remaschi ha perseguito la strada della collaborazione con la minoranza, qualcosa in lei è cambiato; sarà per il dispiacere di non potere più apparire come prima? Sarà per la mancanza del ruolo di vicesindaco al quale teneva con tutto il cuore? Sarà per non poter più avere contatti con persone che contano? Sarà perché aveva scambiato il ruolo di amministratore come un posto di lavoro stipendiato? Solo lei potrebbe togliere ogni dubbio”.
“Certo è che se veramente il loro obiettivo è fare il bene della comunità, male hanno fatto a restituire le loro deleghe al sindaco – attacca Taccini -. Questo è l’unico modo per non fare niente per la comunità. Comunque dalla risposta data dallo stesso sindaco su quanto dichiarato a mezzo stampa dalla signora Santi, sono emersi particolari dei quali, noi del gruppo di minoranza, non eravamo chiaramente al corrente. Devo dire che ci ha lasciato sorpresi, ma non troppo, venire a conoscenza che le consigliere Santi e Salani sarebbero state a favore di una collaborazione con la minoranza a patto che venisse dato a noi il ruolo di presidente del consiglio ed un altro ruolo di assessore ma non quello di vicesindaco. Facendo il sunto di tutto ciò vorrebbe dire che le consigliere Santi/Salani sarebbero state d’accordo a far fuori un qualsiasi altro assessore senza toccare il ruolo del vicesindaco. Detto in parole più crude, che possano essere capite da tutti, anche da coloro che fino ad oggi le hanno sempre sostenute, la signora Santi avrebbe sacrificato volentieri un suo collega assessore per accettare la collaborazione della minoranza ma guai a sacrificare lei stessa. Ci vuole un bel coraggio dare del traditore ad altri”.
“Andando avanti con i pensieri – prosegue – torno indietro nel tempo di poche settimane quando, ad un articolo della stessa Santi, risposi che è troppo comodo dimenticare in fretta il passato allorché, nella precedente amministrazione, venne inserita nella giunta comunale come ‘esterno’, ovvero senza aver partecipato alla tornata elettorale. Fu solo un regalo da colui che allora amministrava il Comune senza considerare che, probabilmente, quei giovani che facevano parte della sua maggioranza, votati dai cittadini, non sarebbero stati d’accordo. Ma la Legge gli permetteva di farlo e così fece incurante dei malumori interni al suo stesso gruppo. In questo caso, consigliera Santi, non fu un fatto gravissimo visto come un tradimento verso la comunità e gli elettori? Ed in questo caso, consigliera Santi, non sono stati fatti quelli che lei oggi chiama ‘giochini’ che la comunità adesso capisce facilmente e prima, la stessa comunità, non comprendeva? Io invece penso che i consiglieri che sono stati ‘fregati’ dall’ex sindaco, al momento della sua nomina ad assessore esterno, hanno mal digerito quella decisione senza fare giornalate, al contrario di quello che sta facendo lei, consigliera Santi. Sarei veramente felice se la consigliera Santi si mettesse ulteriormente in mostra sui giornali per dare una risposta a queste mie domande. Non voglio entrare in merito alle scelte del sindaco Remaschi ma una precisazione mi sento in obbligo farla, ovvero che anche in questo caso le leggi ed i regolamenti sono stati rispettati ma la differenza dei due casi mi pare abbastanza evidente: nel primo caso nessuno ha mai capito il vero motivo di quella decisione messa in atto dall’allora sindaco, molto democratico, in quanto rimasta ignota a tutti mentre l’attuale sindaco ha chiarito più di una volta il perché di questa sua decisione (alla quale, come lui stesso dichiara, erano d’accordo anche le consigliere Santi/Salani)”.
“Ritengo inoltre opportuno precisare, spero sia l’ultima volta ma, se costretto, posso anche ripetermi -precisa Taccini -, che tutti gli appartenenti al gruppo di minoranza presenti nell’amministrazione del comune di Coreglia Antelminelli, continuano a far parte di quella lista civica con la quale si sono presentati alle votazioni lo scorso anno, senza alcun pentimento e ben convinti di aver fatto la cosa giusta nell’accettare la collaborazione con la maggioranza. Ho ripetuto in più occasioni, pubblicamente, che, io in particolare, non faccio più parte di alcun partito politico e, dopo l’esperienza avuta come militante di un partito nel quale credevo, mi guarderò bene dall’avvicinarne un altro. Pertanto voglio ribadire anche alla signora Santi che i quattro consiglieri di minoranza non sono né di destra né di sinistra. E voglio ripetermi: lo scopo che stiamo perseguendo, in considerazione della collaborazione con la maggioranza, è solo ed esclusivamente quello di fare il bene di tutto il Comune ovvero di tutti i cittadini. Siamo certi che ancora molti di loro non accettano questa nuova ed insolita collaborazione ma, come sempre abbiamo detto, il tempo sarà l’unico giudice e non certo i social”.
“Nel contesto voglio augurare alle signore Santi Sabrina e Salani Cinzia – conclude Taccini -, un buon lavoro certo che non avranno lo stesso trattamento da me avuto nella precedente amministrazione (e la signora Santi ne sa qualcosa), dove ogni mia proposta o richiesta veniva buttata nel cestino. Allora sì che mancava la democrazia a Coreglia“.