Bagni di Lucca, Progetto Rinascimento: “I contributi non bastano, servono investimenti mirati”

Il gruppo all’amministrazione: “Peccato che la ripresa di attività artigiane e commerciali, arrivo di investitori, di residenti nelle frazioni, si siano spente come fiammelle”
“Bene gli ultimi contributi ottenuti dall’amministrazione ma per adesso sono gli stessi ottenuti nello scorso mandato”. Così il gruppo Progetto Rinascimento, soddisfatto per le risorse in arrivo a Bagni di Lucca, punzecchia il Comune.
“A oggi hanno ottenuto dieci milioni di euro, mentre la passata amministrazione ha ottenuto contributi di 11 milioni e 400 mila euro, includendo la costruzione palestra di Fornoli che fu vinta proprio dalla amministrazione precedente – va avanti Progetto Rinascimento -. Siamo a oggi a un pareggio più o meno (perché contiamo che arrivino altri contributi), e ne siamo contenti perché sono tutti soldi su Bagni di Lucca. Peccato che la campagna elettorale fu basata sulla critica alla passata amministrazione perché aveva preso pochissimi contributi, mentre questo variegato gruppo che oggi guida Bagni di Lucca vantava che ne avrebbe ottenuti molti di più, almeno due o tre volte, e che il nostro Comune non avrebbe avuto mai più problemi economici”.
“Oggi giustificano però ogni evidente e continua loro mancanza di questi 4 anni scaricando la responsabilità proprio sulla mancanza di soldi. E meno male che i contenziosi attivati con coraggio e competenza dalla passata amministrazione abbiano portato un ulteriore milione di euro nelle casse del Comune – va avanti il gruppo -. Peccato che la ripresa di attività artigiane e commerciali, arrivo di investitori, di residenti nelle frazioni, si siano spente come fiammelle, soffocate da arroganza, meschinità e rancore verso chi le aveva ideate, senza purtroppo sostituirle con niente, un atteggiamento assurdo contro ogni interesse del territorio”.
“La base di una ripresa deve passare dai contributi e ben vengano, ma soprattutto si deve basare su scelte coraggiose, impegno, ricerca e coinvolgimento di investimenti privati che portino nuova economia, posti di lavoro e nuovi residenti, altrimenti si fanno cattedrali di immagine destinate a franare nuovamente in pochi anni, mentre i privati sono andati ad investire altrove – conclude Progetto Rinascimento -. Il declino e le assurde eclatanti chiusure avvenute in questi anni ne sono il simbolo più evidente (piscine coperte e terme sono una punta dell’iceberg, ma sono stati mille piccoli passi indietro in ogni settore e frazione). Rilancio del territorio con investimenti mirati, senza sprechi, e coinvolgimento di privati che attirino economia, residenti e posti di lavoro. Questo è il vero compito di un’amministrazione, altrimenti il territorio muore”.