Progetto Rinascimento: “Amministrazione Michelini? La peggiore dal dopoguerra ad oggi”

Il gruppo di opposizione passa all'attacco: "La chiusura delle terme è l’ultimo atto di un misto di incapacità, incompetenza, meschinità e ambizioni frustrate"

Dalle terme fino all’Orrido di Botri, il gruppo di opposizione Progetto Rinascimento per Bagni di Lucca rompe il silenzio attaccando l’amministrazione Michelini.

“Con 4 anni di mandato alle spalle e alla luce di ciò che quotidianamente accade, può essere tracciato un primo parziale bilancio dell’amministrazione Michelini con assoluta obiettività: la peggiore amministrazione dal dopoguerra ad oggi – attacca l’opposizione -. Le poche capacità presenti (esistono in tutti i raggruppamenti) sono state inattivate da un clima generale di chiusura e litigi interni. Isolati da qualsiasi rapporto con altri enti per i quali siamo diventati uno zimbello, senza alcun peso politico. Questo perché la scelta è stata quella di contrastare nettamente il passato senza alcuna valutazione delle positività, chiudendo tutto quello che funzionava o portandolo al fallimento. Dopo la campagna elettorale in pompa magna, in cui annunciavano finanziamenti a profusione ed un rilancio immediato di ogni settore, possiamo dire che non hanno attratto un solo investitore privato, facendo scappare o demotivando quelli che erano presenti, in maniera così plateale da perdere il supporto anche della maggioranza dei propri elettori, per non parlare della esiguità dei contributi ottenuti. E i soldi millantati, oggi scomparsi sono mascherati sotto un tappeto di critiche al passato, come se la situazione finanziaria non fosse pubblica da anni”.

La chiusura delle terme, per una cittadina a cui le terme conferiscono addirittura il proprio nome e la propria storia, è l’ultimo atto di un misto di incapacità, incompetenza, meschinità, ambizioni frustrate, vigliaccheria in qualsiasi decisione che portasse un’assunzione di responsabilità, con una popolazione abbandonata a sé stessa – attaccano -. In questa inerzia gli unici a rimetterci sono i lavoratori delle Terme, che non meritano certo questa disattenzione e menefreghismo e a cui va tutto il nostro supporto, sostegno e solidarietà”.

“Iniziamo con alcune considerazioni: le terme. Il bando doveva già essere fatto e affidato a giugno 2018, almeno sei mesi prima della scadenza del precedente affidamento. Per permettere al gestore attuale, o nuovi partecipanti, di creare un progetto di investimento e promozione di almeno venti anni. Nessuno ha avuto il coraggio e la capacità di farlo. Alcuni timidi tentativi tremolanti, mentre si prorogava una gestione che, senza un futuro certo, non poteva garantire nessuna promozione e nessun investimento a lunga scadenza, mandando nell’angoscia e nel dramma tutti i dipendenti. Ricordiamo che anche nel periodo di dissesto finanziario dopo il 1989 (situazione ben peggiore dell’attuale) il Comune ha avuto il coraggio e le capacità di tenere aperte le terme, cercando contestualmente e con successo di affidarle in maniera stabile”.

Piscine. Siamo alla farsa. Leggere grandi vanti per avere aperto (anche quest’anno in forma provvisoria) le piscine a giugno, rasenta veramente il ridicolo. Rendiamo noto a qualcuno che non sia del territorio, che le piscine aprono regolarmente tutti gli anni dal giugno 1975. In maniera stabile e costruttiva e come attività importante e qualificante del territorio. Va invece sottolineato che sono state le solite meschinerie e incapacità, che hanno portato a una chiusura della parte invernale, quando la gestione era tranquillamente compatibile con qualsiasi tipo d lavoro di ristrutturazione, salvo in particolari periodi limitati in cui si fosse reso necessario. Abbiamo così perso il pregio fondamentale dato dalla continuità di apertura delle piscine coperte, e di una squadra di giovani promesse del nuoto oggi disperse in altri comuni e sport. Da allora poi, una vergognosa apertura a singhiozzo anche estiva, inspiegabile se non per ottusità e irresponsabilità amministrative che, addirittura ha fatto aprire due anni fa le piscine estive solo il mese di agosto. In questo senso quindi è vero, forse quest’anno per la prima volta di questa amministrazione, che abbiamo le piscine aperte per i mesi estivi. Ma non è un vanto, è il minimo dovuto”.

“Grande critica alla amministrazione precedente accusata – prosegue l’analisi -, in campagna elettorale, di aver avuto pochi finanziamenti. Infatti, in quel tempo erano arrivati a Bagni di Lucca circa 10 milioni di euro, a cui ne andranno aggiunti circa un milione e mezzo, quelli per la palestra di Fornoli vinta con un bando dalla passata Amministrazione. La promessa vincente in campagna elettorale fu che l’attuale amministrazione ne avrebbe avuti tanti di più. Quanti, in paragone agli oltre 10 milioni ottenuti precedentemente. 20, 30, 40 milioni? Peccato che ad oggi non siano stati raggiunti neanche i 10 ottenuti in passato. E quelli avuti, spesso sprecati in gran parte in scuole/cattedrali nel deserto fatte senza alcuna valutazione e progettazione al futuro. E intanto scuole valide e funzionanti destinate alla chiusura. I soldi ottenuti, che sia chiaro ai cittadini, potranno condizionare future richieste di amministrazioni successive”.

Rapporti con enti e attenzione al territorio, oggi inesistenti. A parte la folle non gestione dei rapporti per l’Orrido di Botri e per la salvaguardia dei castagni. Ma veder chiudere, ultima nota, a singhiozzo le poste di Fornoli, il centro più popolato di Bagni di Lucca, è l’emblema del nulla da cui siamo rappresentati. Ricordiamo, solo per chi ha la memoria corta, che con determinazione e assumendosi grandi responsabilità, in passato riaprimmo le poste di Montefegatesi, figurati cosa avremmo ottenuto oggi per Fornoli. Ancora è vivo a Montefegatesi il ricordo di membri autorevoli dell’attuale maggioranza che allora andarono a cantare il De profundis di quelle poste, sostenendo che mai nessuno le avrebbe potute riaprire, neanche provarci – concludono -. Triste misurare ogni cosa con il metro della propria incompetenza“.