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Donna affetta da linfedema, ‘Un futuro per Bagni di Lucca’ chiede chiarimenti

26 giugno 2021 | 12:00
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Donna affetta da linfedema, ‘Un futuro per Bagni di Lucca’ chiede chiarimenti

I consiglieri di opposizione presentano una interpellanza: “Vogliamo capire meglio come muoverci su questo problema”

Claudio Gemignani e Laura Lucchesi, consiglieri in opposizione con il gruppo Un futuro per Bagni di Lucca,  attraverso una interpellanza chiedono chiarimenti in merito alla situazione di disagio socio assistenziale in cui si trova una loro cittadina a causa di una malattia denominata Linfedema.

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“Con questa istanza – esordiscono Gemignani e Lucchesi – vogliamo capire come si sta muovendo l’amministrazione in merito, valutare tutte le soluzioni possibili e più idonee per aiutare la famiglia della donna che chiede aiuto nel poter risolvere gli enormi e crescenti problemi causati da linfedema. L’Italia ha sempre vantato di un buon stato sociale ( del welfare o del benessere), nato tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900 e che è l’insieme delle politiche pubbliche e sociali, dirette a proteggere i cittadini nei confronti dei bisogni, dei rischi quali la nascita, la malattia, la vecchiaia, gli infortuni, la disabilità, la disoccupazione. La Linfedema inoltre, è una malattia che ha valide possibilità di cura a patto che venga diagnosticata e trattata tempestivamente o correttamente. Motivo in più per accogliere l’appello del fratello e della madre che chiedono di intervenire velocemente”.

“Non è accettabile – proseguono Gemignani e Lucchesi- che una persona, con la sua famiglia, si trovi in un forte disagio sociale del genere sfociato, come anche il fratello della donna ha affermato, ‘in una sensazione di abbandono, dove a preoccupare solo le sofferenze della sorella, che per il suo peso davvero abnorme non riesce davvero nemmeno più ad alzarsi dal letto…’. A nostro avviso è troppo poco che una volta alla settimana il personale dell’Asl passa dalla sua abitazione per il medicamento e il resto delle ore siano coperte h24 dalla famiglia. Servono controlli più specifici e una collocazione in una struttura adeguata fino a che, il suo stato non migliora. Considerando anche la chiarezza espressa, in tema di assistenza sociale, della ‘Legge Quadro’ legge per la realizzazione di un sistema integrato di interventi e servizi sociali e delle varie normative nazionali e regionali chiediamo all’amministrazione di sapere quali siano le iniziative poste in atto e quelle che verranno eseguite per sostenere/ nell’aiutare la cittadina e la sua famiglia”.

“Una posizione la nostra- concludono Gemignani e Lucchesi- unita a quella di Yamila Bertieri, consigliere comunale di Borgo a Mozzano, che attraverso le segnalazioni sopraggiunte al suo partito attraverso di essa e al commissario della Mediavalle e Garfagnana della “’Lega Salvini Premier’ Luigi Pellegrinotti, chiede chiarezza e una rapida soluzione. Seguiremo l’evolversi della vicenda perché è fondamentale trovare un’adeguata soluzione che rispetti la dignità della persona”.