Via il medico del 118 da Piazza al Serchio, Spi Cgil: “Si smantella la sanità territoriale”

Sergio Tortelli: “I prossimi passi riguarderanno cardiologia e radiologia”
Nuovi strali sul tema della sanità territoriale per Sergio Tortelli, rappresentante dell’Alta Garfagnana per lo Spi Cgil.
“Dopo il trasferimento del servizio dialisi da Castelnuovo all’ospedale di Barga – dice – che ci vide soli a manifestare e raccogliere più di un migliaio di firme dei cittadini dell’alta Garfagnana forse per i dirigenti regionali sono maturati i tempi per la fase due. Si è cominciato col togliere il medico del 118 di Piazza al Serchio, nel periodo notturno, impedendo così alle ambulanze di svolgere il proprio servizio di notte, anche se trattasi di fatti gravi come incidenti stradali, infarti eccetera. Poi passeranno alla fase tre, che riguarda il reparto di cardiologia, un lavoro iniziato già da tempo, privandolo del primario e di più della metà del personale medico, costringendo l’attuale responsabile a farsi carico di assicurare il servizio notturno”.
“Sul reparto di radiologia – prosegue Tortelli – si sta già da tempo lavorando, tanto che, anche per una semplice radiografia, già da ora per i tempi di attesa, bisogna ricorrere all’ospedale di Lucca o a strutture private. A questo punto raggiunti gli obiettivi prefissati ci sentiremo dire Non ha più senso tenere aperta una struttura di quelle dimensioni, tanto vale chiuderla e non parlarne più”.
“Ora viene spontanea la domanda dei garfagnini dell’Alta Garfagnana che sono rimasti – conclude Tortelli – Ma di quei 200 miliardi concessi dall’Europa all’Italia, buona parte dei quali destinati alla sanità, specie quella territoriale, cosa ne sarà?.Sarebbe interessante sapere dai politici che ci rappresentano nelle istituzioni regionali e nazionali se si rendono conto del danno sociale ed economico che apporterebbe questa scelta per questa già disastrata comunità montana”.