Creare una ‘Silicon Val di Lima’ e puntare sul turismo: il programma di Fiorenzo Recchia per far rinascere Bagni di Lucca

Il leader de “L’Alternativa” fa la prima mossa in vista delle elezioni del 2022: “È in arrivo una ventata d’aria fresca”
Visione e coraggio per far tornare Bagni di Lucca la perla della Valle del Serchio. È questa la ricetta di Fiorenzo Recchia, leader de L’Alternativa, nuova formazione politica nata in vista delle elezioni comunali del 2022. Dal turismo alla cultura, dal digitale (con la proposta di far nascere un polo informatico in Val di Lima) all’industria verde (con l’idea di costruire un parco solare) fino al sociale (si pensa ad una Rsa a Bagni di Lucca): sono tante le idee di Fiorenzo Recchia, che ha deciso di anticipare i tempi e presentare il programma politico.
“Dopo molte ruminazioni è uscito il programma politico – annuncia Fiorenzo Recchia -. Ho deciso di renderlo pubblico un pochino in anticipo, perché credo sia giusto dopo tante esternazioni presentare una visone coerente e concreta. In breve si tratta di generare entrate sia per il privato che per il pubblico facendo leva su turismo, cultura e new economy, cioè attività economiche basate sul digitale e su industrie verdi. I soldi generati da queste attività verranno usati per il territorio e per il sociale. Nuove attività porteranno a un ripopolamento del comune, cosa necessaria per incrementare sia il commercio che il gettito fiscale. Inoltre una nuova amministrazione dovrà essere vicina ai cittadini, sia con una comunicazione chiara e trasparente spiegando le politiche messe in atto sia di persona che con i media moderni; poi rendendo più facile interagire con il Comune”.
“Bagni di Lucca ha dei grossi problemi ma anche delle grosse potenzialità – prosegue Recchia -, per sfruttarle ci vogliono visione e coraggio. Solo pensando in termini di soluzioni potremmo sfarsi del fardello del passato. Come la buona gastronomia che usa tecniche di cucina moderne per preparare pietanze antiche useremo una gestione moderna per tornare ad essere la perla della Valle del Serchio. È in arrivo una ventata d’aria fresca!“.
Il programma politico
Obiettivi strategici. La prossima amministrazione dovrà avere come priorità la situazione economica, sia privata che pubblica. Per questo bisognerà attirare attività e generare un ripopolamento, fermando così l’esodo dei giovani e accrescendo sia il gettito fiscale che la ricchezza privata. Poi dovrà essere capace di finanziare progetti con fondi regionali, statali ed Europei ma anche con sponsorizzazioni. Inoltre dovrà essere capace di essere vicina ai cittadini con una comunicazione moderna e trasparente coinvolgendoli nell’amministrazione.
Turismo
Bagni di Lucca è una miniera d’oro dal punto di vista turistico: non siamo certo i primi a notarlo, anzi Bagni di Lucca è piena di idee, in maggioranza buone. Però manca coordinazione e visione strategica. Il settore turistico dovrebbe essere la locomotiva per il rilancio economico di Bagni di Lucca.
Sviluppare un Master Plan per il turismo: in Italia la promozione turistica viene fatta ad hoc e solo come promozione. Il marketing consiste nel fare combaciare domanda ed offerta mediante tecniche come posizionamento, promozione, eccetera. Bisogna sviluppare una visione strategica chiedendosi cosa dobbiamo fare in un anno, dove vogliamo essere tra 5 anni, e dove tra 10 anni. Da questa visione bisogna distillare gli obbiettivi tattici e gli strumenti per realizzare la visione.
Coordinare gli sforzi: ispirandosi al Master Plan, istituire un coordinamento per non disperdere gli sforzi e monitorare lo sviluppo e l’allocazione di risorse. Anche per attenersi agli obbiettivi del Master Plan senza perdersi in distrazioni.
Valorizzare il nostro patrimonio. Bagni di Lucca ha un sacco di cose per attirare turisti: storia, cultura, gastronomia, borghi, paesaggi, calma, aria buona e attività per avventure nella natura. Bisogna partire da qui facendo conoscere al mondo ciò che offriamo.
Fare pubblicità mirata. Bisogna fare conoscere Bagni di Lucca ai prospettivi turisti: parlare sia la loro lingua che il loro linguaggio. Inoltre bisogna fare una proposta di valore che convinca il prospettivo turista a venire qui ed aprire il portafoglio.
Spalmare il turismo durante l’anno e sul tutto il territorio: al momento molti commercianti hanno praticamente 3 mesi di entrate ma 12 di spese. Facendo venire turisti anche fuori dalla stagione renderebbe più facile non solo gestire un’attività commerciale, ma anche iniziarne una.
Attirare un turismo di fascia alta: innanzitutto perché combacia meglio con la tradizione aristocratica del turismo qui, ma anche perché ovviamente porta più soldi. Poi non vogliamo certamente il turismo ballo e sballo, per cui non siamo neanche attrezzati e porterebbe principalmente danni e degrado. Infine, molta gente che visita Bagni di Lucca poi ci compra casa, cosa che stimolerebbe ulteriormente l’economia locale.
Eco sostenibilità: l’ambiente è il nostro tesoretto perché il paesaggio, la calma e l’aria buona sono tra i punti principali che attraggono turisti e li fanno tornare. Un parco fluviale sarebbe l’ideale per valorizzare la Lima.
Sinergia con altri settori: combinare il turismo con settori come l’artigianato, la cultura e l’agricoltura contribuendo al rilancio di tutte i settori coinvolti. Ad esempio visite ad attività artigianali oppure fare partecipare turisti ad attività agrarie come la raccolta di olive e castagne, facendoli pagare come succede già in molte parti d”Italia.
Cultura
La vasta gamma dei personaggi che hanno frequentato Bagni di Lucca hanno creato una storia culturale che rivaleggia quella di città come Firenze e Roma. La cultura, valorizzata a dovere, dovrebbe essere uno strumento per stimulare l’economia.
Fondo culturale: istituire un fondo con finanziamenti pubblici e sponsorizzazioni per finanziare attività culturali.
Collaborazione con il mondo dell’accademia e con diverse fondazioni e associazioni sia locali che fuori comune, che straniere (qui usando i vari personaggi ce hanno frequentato Bagni di Lucca) creando una sinergia che porterebbe attività culturali.
Uso del demanio per attività culturali. Abbiamo molte strutture abbandonate: destinandole a scopi culturali sarà più facile ottenere finanziamenti per la ristrutturazione.
New Economy
L’Italia sta attraversando un periodo di deindustrializzazione. Però la nostra Valle ha bisogno di attività economica, sia per dare da mangiare agli abitanti che per incrementare il gettito fiscale. Inoltre la Val di Lima è tagliata fuori da arterie di traffico per cui non è capace di attrarre industrie. Per avere successo nell’economia bisogna anticipare i tempi, dunque investire in attività pertinenti al ventunesimo secolo, il digitale, l’industria verde, e i servizi ossia la New Economy. In quanto al digitale si dovrebbe puntare a riposizionare la Val di Lima in un polo informatico, una Silicon Val di Lima, dove le imprese high tech possono ricollocare uffici e personale in una zona economica, con tanti locali vuoti e con affitti bassi. La nostra valle si addice bene al tipo di persone che fa questo lavoro, gente che cerca un ritorno alla natura lontano dallo stress delle città. Qui si può fare leva sulla tendenza al ritorno alle campagne. Le aziende coinvolte potrebbero approfittare di costi d’affitto relativamente bassi, usando e ristrutturando edifici del demanio, facendo entrare soldi nelle casse del comune. Inoltre aziende high tech investono nella formazione di nuovi dipendenti e nel loro orticello. Ovviamente bisogna migliorare l’infrastruttura digitale, ma per questo ci sono finanziamenti a livello regionale, statale ed Europeo. E anche le aziende stesse hanno un interesse a darci un mano. L’altro pilastro di un economia moderna è l’industria verde. Un impianto di riciclaggio di rifiuti (recycling) dove rifiuti (ad esempio mobili vecchi) vengono riciclati darebbe lavoro non solo a persone senza competenze digitali, ma anche ad artigiani. Un altra proposta è la costruzione di un parco solare per produrre e vendere energia elettrica, di cui i proventi saranno destinati alla manutenzione comunale e le politiche sociali. In quanto ai servizi, Bagni di Lucca diventerà una sede per convegni e conferenze in ad esempio il Casinò.
Altre politiche economiche
Le leggi statali e regionali rendono la vita difficile a qualsiasi amministrazione, dunque ci vuole coraggio e creatività per amministrare bene pur rimanendo nei limiti della legge. Però il comune può facilitare determinate cose tramite il piano operativo e stimolando attività a stabilirsi qui tramite sgravi e agevolazioni. Pensiamo ad esempio ad eventi e feste.
Prima Bagni di Lucca
Finchè possibile il comune dovrà usare attività e manodopera locali. Ovviamente un prezzo troppo alto o una mancanza di competenze farà guardare altrove ma questo deve essere il principio affinché i soldi restino a Bagni di Lucca il più possibile.
Branding
Per facilitare il rilancio economico Bagni di Lucca deve sviluppare un suo marchio, non solo per i prodotti tipici, ma per tutte le attività economiche. Il marchio Bagni di Lucca deve essere riconoscibile in tutto il mondo ed essere subito associato con qualità. I prodotti e le attività associate a questo marchio approfitteranno della promozione comunale del territorio e i suoi prodotti.
Territorio
I soldi ottenuti con la crescita del gettito fiscale andranno spesi innanzitutto nella manutenzione del territorio, rendendolo più sicuro, pulito e vivibile. Anche qui serve un po’ di creatività: si potrebbe ad esempio chiedere ai taglialegna della zona di fare manutenzione in cambio della legna, oppure fare eventi di pulizia coinvolgendo sia cittadini che turisti. Inoltre si dovrebbero incentivare le cooperative di comunità e coinvolgerle nella manutenzione.
Money Team
Per realizzare queste idee i vogliono soldi. Per trovarli bisogna istituire un Money Team, una squadra di denari dedicata a ricercare bandi e finanziamenti sia a Firenze a Roma che a Bruxelles perché abbiamo bisogno di ogni centesimo. Questo Money Team deve essere in grado non solo di captare i finanziamenti accessibili ma anche di ricercarli andarli a prendere. Ovviamente la squadra va sostenuta sia dal sindaco che dagli assessori competenti quando necessario. La squadra deve essere anche in grado di ricercare sponsorizzazioni per eventi e per cose, ad esempio cestini dell’immondizia, oppure la navetta Fornoli – Villa.
Amministrazione vicina
Un’amministrazione moderna deve sapere comunicare con i cittadini e ai cittadini. Ci vuole un flusso di informazione continuo e reciproco. L’amministrazione deve essere in grado sia di ascoltare i cittadini che spiegare le sue politiche. Per questo il sindaco e gli assessori dovranno visitare le varie frazioni e località il minimo una volta al mese ed interagire con i cittadini. Inoltre le politiche vanno spiegate ai cittadini usando i canali moderni di comunicazione. I vari Facebook, Instagram e Telegram sono media ideali per esporre le politiche dell’amministrazione ai cittadini. Bisogna rendere più facile l’accesso al Comune. Innanzitutto bisogna aprire di sabato perché molta gente lavora durante la settimana e deve essere messa in grado di venire in comune a fare le sue pratiche. Inoltre bisogna realizzare uno sportello digitale per pratiche e domande semplici. Naturalmente bisogna anche venire incontro alle persone che non sono pratiche con il digitale e per quello proponiamo uno sportello volante: una persona armata di un portatile che visita frazioni e località una volta a settimana e li sbriga le pratiche più facili in loco.
Istituiremo anche uno sportello unico in comune dove i cittadini potranno rivolgersi con tutte le loro domande, sia di persona che telefonicamente che via posta (cartacea ed elettronica). Questo sportello risponderà alle domande più semplici e smisterà il resto verso l’ufficio di competenza. Seguendo l’esempio ottocentesco di Maria Luisa di Borbone sarà inoltre possibile rivolgersi a questo sportello in lingua Inglese per venire incontro ai nuovi arrivati, ad esempio la moltitudine di cittadini Britannici che hanno comprato e compreranno casa da noi.
Politiche sociali
L’impoverimento del territorio causa l’esodo dei giovani in cerca di lavoro e la mancanza di aziende ha causato delle emergenze sociali. Qui bisognerà lavorare primariamente su tre gruppi Anziani: a Bagni di Lucca manca una Rsa. Il comune dovrà cercare fondi e partner per realizzare questa, visto che in molte famiglie gli adulti lavorano tutti e non sono in grado di accudire i loro anziani autosufficienti. Disabili: il comune si deve impegnare per rendere la vita più facile a persone affette da disabilità in ogni modo possibile. Inoltre si dovrebbe combinare una struttura di assistenza con la Rsa. Giovanissimi: ai giovanissimi sotto i 20 anni va dato un passatempo impegnativo e con funzione educativa, collaborando con scuole e parrocchie. Qui bisogna dare priorità ad attività fisica, organizzando eventi sportivi, privilegiando sport che possono anche essere praticati senza grandi investimenti: ad esempio pallavolo, tennis, atletica, pallacanestro, arti marziali. Ma anche attività come corsi di dibattito, di musica, di storia locale per allargare l’orrizonte intellettuale della gioventù. Anche qui bisognerà lavorare con partner e sponsor. Seguendo l’esempio di altri comuni istituiremo un fondo destinato al sociale.