Bertieri (Lega): “Soluzioni chiare per il sostegno al settore della ristorazione”

La consigliera di Orgoglio Comune a Borgo a Mozzano: “C’è il rischio che alcune aziende perdano l’intero anno lavorativo”
Yamila Bertieri, consigliere comunale a Borgo a Mozzano con il gruppo di opposizione Orgoglio Comune e in quota Lega, chiede più confronti e soluzioni chiare per il settore della ristorazione.
“Il comune in cui abito – esordisce la consigliera – si presenta di rilevante interesse per le sue caratteristiche storiche ed economiche, per il suo contesto paesaggistico ambientale, montano, per i suoi centri storici, per le sue produzioni artigianali tipiche. Il mancato passaggio però dalla zona arancione a gialla, la probabilità di alcuni giorni di zona rossa, ha creato malumore perché, come mi hanno spiegato alcuni ristoratori, baristi e albergatori, stanno vivendo in uno stato di emergenza non solo sanitaria ma, anche e soprattutto economica. Le decisioni prese, rischiano di portare gravi danni a diversi ambiti con conseguenze negative sull’economia locale, poiché il settore della ristorazione rappresenta una importante percentuale del Pil”.
“C’è veramente il rischio che alcune aziende perdano tutto l’anno lavorativo con la speranza ma non la certezza di ripartire nel 2021 – prosegue – Chi ha potuto riprendere l’attività dopo il primo lockdown ha riaperto con il 100 per cento del costo e un 20 o 30 per cento di ricavo. Troppo poco per pagare i fornitori, gli affitti, i mutui, le bollette. La ristorazione sta continuando a dovere fare i conti con chiusure e restrizioni negli spostamenti dei clienti che a sua volta causano la perdita di molti incassi che normalmente, proprio sotto Natale, erano invece presenti. Un danno economico che porta alla perdita di liquidità alle imprese”.
“Ritorno a sottolineare che servono aiuti concreti e certi – dice ancora la ccnsigliera – senza accollare tale responsabilità ai comuni segnati anch’essi dall’emergenza sanitaria, molti dei quali hanno usato le poche risorse che avevano per creare dei bandi indirizzati a sostenere per un po’ di tempo tali attività. Credo che serva un un accorpamento degli anni fiscali e che dovrebbero essere considerati tutti i codici Ateco, poiché alcuni sembra siano stati esclusi dai decreti ristori e una moratoria per coloro che hanno contratto dei mutui, per poter aprire o mandare avanti la propria attività. Infine serve l’apertura di un confronto sulla crisi che questo settore importante sta attraversando insieme a tutte le associazioni di categoria, perché c’è il rischio che molte imprese e lavoratori rimangano definitivamente senza lavoro”.
“Quello che più mi dispiace – aggiunge Bertieri – è sapere che vi è il rischio di vedere saracinesche abbassate come nel mio Comune è avvenuto, insegne spente come sta avvendndo, così come leggere, al posto dei tipici menù, i cartellini di chiusura. Una bella iniziativa sarebbe quella dei buoni regalo che possono costituire per albergatori e ristoratori un’iniezione di fiducia e di liquidità non indifferente. Così i turisti possono acquistare in anticipo un pranzo o una cena per quando tutto ritornerà nella quasi o piena normalità”.