Un futuro per Bagni di Lucca, mozione per istituire lo psicologo in farmacia

Lucchesi e Gemignani: “Un aiuto per chi non può permettersi di intraprendere un percorso psicologico a pagamento”
Introdurre la figura dello psicologo in farmacia per un servizio gratuito di ascolto, sostegno e orientamento psicologico a servizio dei cittadini. È questa la nuovo proposta del gruppo di opposizione Un futuro per Bagni di Lucca, con una mozione a firma dei consiglieri comunali Laura Lucchesi e Claudio Gemignani.
Una mozione che segue il solco di quella presentata in contemporanea anche dal partito di Fratelli d’Italia, facente parte del gruppo dei consiglieri Lucchesi e Gemignani, nel comune di Capannori.
“Premesso che – esordiscono i consiglieri – l’organizzazione mondiale della sanità ha definito la salute uno ‘stato di benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia’. La psicologia della salute mira a individuare e valutare i fattori psicologici che motivano certi comportamenti o atteggiamenti disfunzionali per la salute e la cura della persona e, conseguentemente, ad attivare adeguate strategie di cambiamento. Tende quindi a sviluppare consapevolezza, risorse e abilità per aiutare gli individui e le comunità a riorganizzare funzionalmente atteggiamenti, comportamenti e stili di vita. In questo contesto risulta rilevante il ruolo e le funzioni dello psicologo delle cure primarie (definito anche psicologo di base), figura professionale caratterizzata dal legame con il territorio e dalla stretta collaborazione con la medicina di base. Lo psicologo delle cure primarie intercetta una domanda diffusa, solo a volte esplicita, collegata a condizioni di disagio non sempre connotate patologicamente”.
“Considerato che l’emergenza Covid-19 ha travolto il nostro Paese e ha messo in grande difficoltà tutta la popolazione – proseguono Gemignani e Lucchesi -, non solo in termini economici e sanitari, ma anche sotto il punto di vista psicologico e che quindi la vita degli italiani è stata completamente stravolta dalla pandemia e dalle misure adottate per limitare il contagio, portando ad un’emergenza sociale senza precedenti. Dagli ultimi dati raccolti dalle associazioni di categoria si evince che la pandemia abbia fatto salire di oltre un milione i nuovi poveri e che la disoccupazione generata dalla crisi economica ha causato un forte incremento nel numero di persone che soffrono di depressione, a cui si aggiungono altrettanti casi di ‘burnout’, cioè uno stato emotivo in cui il soggetto soffre di una completa perdita di motivazione. Assunto che la consulenza dello psicologo consente di raggiungere il cittadino promuovendo la sua salute emotiva e psicologica e tutelandolo dalla deriva commerciale che, iniziata con l’emergenza sanitaria a causa del coronavirus, si protrarrà anche nelle fasi successive alle criticità da Covid-19″.
“Il progetto Lo Psicologo in Farmacia – spiegano i consiglieri – si struttura in un servizio che si svolge all’interno degli spazi della farmacia, contesto facilmente accessibile e familiare, e si rivolge ai cittadini maggiorenni che possono usufruire di una consulenza psicologica gratuita, fornita da uno psicologo il quale accoglierà e analizzerà la domanda portata dalle persone che esprimono un disagio psicologico e procederà con il supporto, l’orientamento e le informazioni utili alla gestione della specifica richiesta; rilevato che con la legge 69 del 18 giugno 2009 e successivo decreto legislativo 153 del 3 ottobre 2009, il Presidente della Repubblica emana alcune disposizioni legislative in materia di nuovi compiti e servizi assistenziali erogati dalle farmacie pubbliche e private nel rispetto di quanto previsto dai piani socio/sanitari regionali e previa adesione del titolare della farmacia. Tali disposizioni legislative hanno permesso alla farmacia di affermarsi come presidio sanitario sempre più capace di cogliere e intercettare le esigenze del territorio e allo psicologo professionista di legittimare la sua presenza all’interno del sistema della salute e del benessere territoriali. La consulenza psicologica in farmacia, già prevista dalla legge 69/2009, persegue l’obiettivo della cura quotidiana del cittadino attraverso prestazioni a valenza comunicativa, relazionale ed educativa consentendo alla farmacia di rimanere fedele alla propria natura. Lo psicologo in farmacia nasce con l’obiettivo di fornire un servizio di help desk psicologico per dare consulenza, sostegno e orientamento in forma gratuita a diverse fasce di età che lo richiedano”.
“Il servizio psicologo in farmacia è sperimentato con successo in numerose città italiane, tra cui Firenze, Perugia, Roma, Siena. Auspicato che – concludono i consiglieri -, sarebbe fondamentale istituire in ogni Comune la figura dello psicologo in farmacia, che aiuti le persone che non possono permettersi di intraprendere un percorso psicologico a pagamento, con il voto favorevole alla presente mozione, impegniamo l’amministrazione ad individuare il percorso istituzionale idoneo all’attivazione del servizio denominato Psicologo in farmacia, coinvolgendo in primis le farmacie presenti nel Comune, auspicando, dato il tema importante trattato, l’approvazione della stessa”.