Coreglia, opposizione ancora all’attacco. Nel mirino il centro di aggregazione sociale

21 ottobre 2020 | 08:33
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Coreglia, opposizione ancora all’attacco. Nel mirino il centro di aggregazione sociale

La struttura di Ghivizzano Castello realizzata con fondi regionali non sarebbe conclusa a termini di accordo di programma

A che punto è la realizzazione della struttura di aggregazione sociale di Ghivizzano Castello? A chiederselo è l’opposizione in Consiglio guidata dal capogruppo Giorgio Daniele.

“Premetto che nel 2009 il Comune di Coreglia Antelminelli – si legge – presentò un progetto per la partecipazione al Piano Integrato Sociale Regionale 2007/2010 (Pisr) e che lo stesso andò a far parte dei 126 progetti inseriti nell’accordo di programma. Il progetto presentato dal Comune di Coreglia Antelminelli era atto a “favorire l’aggregazione sociale nel paese, l’impegno civile e la socializzazione, l’integrazione tra le varie componenti della società”. L’1 febbraio 2010 venne firmato l’accordo di programma per la realizzazione di progetti nel settore sociale in conformità al Pisr 2007/2010 – attuazione 2009/2010. All’articolo 5, comma 2,(copertura finanziaria dei progetti contemplati dall’accordo di programma) viene specificato che “nel caso in cui, per ragioni sopravvenute, uno o più progetti previsti dal presente accordo non siano parzialmente o integralmente realizzabili, si applica la rimodulazione o la revoca del finanziamento”. Dalle informazioni in nostro possesso i lavori eseguiti per attuare il progetto in oggetto, sono terminati in data 25 giugno 2015”.

“Per quanto ci è dato conoscere e constatare – prosegue la nota – alla data odierna il centro di aggregazione sociale, per il quale è stato ottenuto il contributo di 70mila euro non è stato ancora messo in uso. Salvo sopravvenuti interventi, il consigliere Taccini riferisce cha a seguito di un sopralluogo all’interno dei locali di che trattasi, effettuato nel mese di marzo 2019, ebbe modo di accertare che solo una stanza, di tutte quelle che dovevano essere adibite a quanto predisposto nel progetto, risultava regolarmente terminata con tanto di pavimentazione e tinteggiatura delle pareti. Tutte le altre risultavano allo stato grezzo, senza pavimenti né scialbatura. I bagni, seppur esistenti, non erano funzionanti. Non era apposta la targa all’ingresso come da regolamento. Inoltre, caratteristica essenziale prevista dall’accordo di programma, non risultavano  eliminate le barriere architettoniche”.

“Nella conduzione del procedimento – spiega l’opposizione – risultando che alla data odierna il centro di aggregazione sociale, per il quale è stato ottenuto il contributo di 70mila euro non è stato ancora messo in uso, si potrebbero ravvisare  condotte di una gravità tale da poter generare un danno erariale a carico del Comune di Coreglia, una volta verificato, accertato e contestato la sussistenza delle condizioni di cui all’accordo di programma.  È di nostro interesse accertare se lo stato dei lavori verificato dal consigliere Taccini in sede di sopralluogo nel Marzo 2019, risulti a tutt’oggi confermato o quanto diversamente risulti. È del tutto evidente che sussistendo le criticità segnalate, la rimodulazione o revoca del finanziamento comporterebbe un buco di bilancio e, per le motivazioni esposte nella segnalazione inerente alla mancata attivazione dell’asilo nido nel Palazzo Nuti,  si ravviserebbe un danno erariale”.

Sul tema l’opposizione chiede risposta scritta, fatta salva la possibilità di chiedere la convocazione di un consiglio comunale straordinario sul tema.