Scuola, dal governo due miliardi per la riapertura in sicurezza

In vista 50mila nuove assunzioni. Lezioni anche in musei, biblioteche e spazi aperti. Più soldi in busta paga per i docenti
Due miliardi di euro per la scuola. È questa la risposta del governo in vista della riapertura delle scuole a settembre.
A presentare stanziamenti e linee guida per la riapertura il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e la ministra dell’istruzione, Lucia Azzolina. Le scuole riapriranno le porte l’1 settembre per l’attività amministrativa e il 14 per le lezioni.
Gli interventi riguarderanno gli spazi, con soldi per l’edilizia scolastica, ma anche pulizia e sanificazioni e formazione di insegnanti e personale Ata.
Fra gli investimenti quello negli organici (garantite almeno 50mila assunzioni in più) e negli spazi. Potranno infatti essere utilizzati per la didattica anche musei, biblioteche e spazi all’aperto. Più soldi in busta paga, inoltre, agendo sul cuneo fiscale, per gli insegnanti già a partire da luglio.
“Le scuole – ha detto il ministro – dovranno essere pulite, abbiamo investito milioni di euro per comprare prodotti igienizzanti. Dobbiamo prevedere quel metro di distanziamento, evitare assembramenti e fare ingressi scaglionati”. “La scuola – aggiunge – ha bisogno di spazi, abbiamo creato un software che ci dice quanti metri quadrati abbiamo nelle scuole, grazie a questi dati sappiamo che il 15 per cento degli studenti dobbiamo portarli fuori dagli istituti. Faremo lavori di edilizia scolastica leggera, spostando finestre, porte, riaprendo delle ali. Riprenderemo 3 mila istituti scolastici dismessi che possiamo riutilizzare”. Un impegno che verrà condiviso con “gli enti locali”.
Più spazi significa inevitabilmente più personale. “Avremo bisogno di più organico – ragiona la ministra – con i soldi messi a disposizione possiamo assumere fino a 50mila persone in più a tempo determinato. Non abbiamo tagliato l’organico, e questa estate assumeremo a tempo indeterminato personale docente e non. Ci sarà un enorme investimento su migliaia di posti dati a concorso, a luglio gli stipendi del personale docente cresceranno”. Per Azzolina “l’investimento sui dipendenti è alla luce di un riconoscimento che meritano“. “Gli stipendi del personale docente sono tra i più bassi d’Europa” riconosce la titolare dell’istruzione che sottolinea l’impegno economico del governo. “Ci sarà un miliardo in più da stanziare, è veramente tanto se pensiamo che oltre a quello ne abbiamo stanziati altri quattro da gennaio. La scuola non ha mai visto questi soldi. Spesso è stata sottoposta a tagli. Non è stato facile stanziare un altro miliardo, ma è il segnale che il mondo della scuola è al centro dei nostri pensieri”.