Stato di emergenza regionale per il maltempo, Baccelli (Pd): “Provvedimento necessario per la ripartenza”

Oltre 2 milioni per i primi interventi per l’ondata di maltempo del 4 e 5 giugno scorsi
Il consigliere regionale Pd e presidente della commissione territorio e ambiente, Stefano Baccelli, interviene sul riconoscimento dello stato di emergenza regionale per i territori della provincia di Lucca e Pistoia colpiti dall’ondata di maltempo del 4 e 5 giugno scorsi.
“La dichiarazione dello stato di emergenza regionale e il relativo stanziamento di risorse pari a 2.072.000 da parte della Regione Toscana che andranno a finanziare 85 interventi in provincia di Lucca – dice Baccelli – è un provvedimento importante, necessario per quella parte del nostro territorio colpito dall’ondata di maltempo del 4 e 5 giugno scorsi. Una misura che avevamo chiesto alla giunta di adottare con una mozione approvata all’unanimità dall’assemblea toscana durante la seduta della scorsa settimana, e che è stata varata tempestivamente per coprire il finanziamento degli interventi di somma urgenza nei tredici Comuni colpiti della provincia di Lucca”.
“Gli 85 interventi nel territorio lucchese – prosegue Baccelli – vedranno come soggetti attuatori Provincia e Comuni. Ricordo che il monitoraggio condotto dalla Protezione civile regionale ha evidenziato che le forti precipitazioni hanno causato allagamenti, esondazioni, smottamenti e crollo di alberi, interruzioni viarie e isolamento di nuclei abitati, danneggiando abitazioni, strade e attività commerciali nei comuni di Gallicano, Barga, Fabbriche di Vergemoli, Castelnuovo Garfagnana e Coreglia Antelminelli, Stazzema e Massarosa, e che anche l’intera fascia costiera della Toscana ha subito gli effetti della perturbazione. L’opportuno riconoscimento dello stato di emergenza regionale, dunque le risorse necessarie al ripristino dei territori e delle strutture colpiti, è una risposta fattiva che auspicavamo come segnale di ripartenza e di messa in sicurezza del territorio, in un momento già di per sé complesso e difficile, per le nostre comunità”.