Borgo, Lega: “Didattica a distanza, garantire pari opportunità a tutti gli studenti”

11 maggio 2020 | 15:40
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Borgo, Lega: “Didattica a distanza, garantire pari opportunità a tutti gli studenti”

Simonetti e Bertieri: “La scuola è un ‘pilastro’ fondamentale della nostra società”

Scuola a Borgo a Mozzano, Damiano Simonetti, responsabile relazioni esterna Lega, e Yamila Bertieri, consigliere Lega Borgo a Mozzano, accolgono nuovamente altre segnalazioni, stavolta provenienti proprio dal mondo scolastico.

“Da oltre un mese – sottolineano Simonetti e Bertieri – gli insegnanti lavorano, in collaborazione con le famiglie, dalla mattina alla sera, per rendere efficiente l’insegnamento al momento possibile, per causa coronavirus, solo con la didattica a distanza. Un sistema a cui non erano stati preparati dato che nessuno avrebbe mai pensato di trovarsi in una situazione del genere. Tale modo di insegnare a nostro avviso, non garantisce pari opportunità a tutti gli studenti, poiché come molte famiglie ci hanno fatto notare, a molti allievi mancano dispositivi per collegarsi alla rete oppure non dispongono di un collegamento fisso veloce“.

“Per non parlare poi – proseguono – di quei ragazzi che hanno disabilità tipo l’autismo e che difficilmente riescono a stare fermi oppure bambini che a differenza di quelli normodotati (per causa di malattie degenerative) non traggono beneficio da tale didattica dato che con la sospensione di tutte le terapie stanno regredendo, rischiando di veder vanificati in pochi mesi sacrifici di anni interi. Chiediamo garanzie sicure, a tutti i bambini e specialmente a quelli disabili, accompagnata da una routine stabile e da terapie con ritmi regolari nel pieno rispetto degli articoli costituzionali (2, 3, 33, 34 e 38). Alcuni comuni si sono già mossi nel garantire interventi di sostegno ma, un solido aiuto deve venire dallo stato con linee guide chiare e sicure”.

“La nostra ammirazione – proseguono Bertieri e Simonetti- va inoltre ai genitori degli alunni, molti dei quali si trovano la sera a dover aiutare i propri figli a far fare i compiti, perché lavorano tutto il giorno e quindi si sono visti cambiare totalmente la loro giornata scandagliata da ritmi ancor più veloci e che nonostante il loro impegno però,creano un tipo di apprendimento ben diverso da quello che un bambino ha a scuola ma, ammiriamo anche i docenti che si sono trovati e in poco tempo, a che fare con un nuovo modo insegnare: hanno dovuto studiare e attuare nuove tecnologie, nuove applicazioni, e applicare strategie nel comunicare e/o fare lezione con sorrisi e fantasie, nonostante ci siano problemi come di connessione, di poca disponibilità di mezzi (tablet, computer, telefonini spesso condivisi tra più persone appartenenti alla stessa famiglia) e difficoltà nel ricevere i compiti svolti”.

“Inoltre, il ministro Azzolina vuole bandire ulteriori concorsi con il rischio che a settembre molti precari non avranno più un lavoro, nonostante i diversi anni di insegnamento e quindi si ritroveranno senza stipendio. Crediamo che in un periodo di emergenza, non c’ è il tempo per bandire e per partecipare a concorsi (almeno in tempo utile per l’inizio del prossimo anno scolastico) e quindi sarebbe opportuno stabilizzare il personale precario e gli insegnanti che lavorano da anni perché, per anni hanno mandato avanti con efficienza il nostro sistema istruttivo. Ci auguriamo inoltre – concludono i due esponenti leghisti – che anche per quanto riguarda i potenziali supplenti ci sia la riapertura di graduatorie di istituto, o l’introduzione di un provvedimento che posticipi la provincializzazione al prossimo triennio, consentendo la riapertura delle graduatorie con le vecchie regole.
Riteniamo che la scuola insieme alla sanità, sia un ‘pilastro’ fondamentale della nostra società e per tanto va valorizzata, non distrutta”.