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Fase 2, la Lega raccoglie le lamentele delle aziende: “Tanti rischiano di non riaprire”

28 aprile 2020 | 14:36
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Fase 2, la Lega raccoglie le lamentele delle aziende: “Tanti rischiano di non riaprire”
Fase 2, la Lega raccoglie le lamentele delle aziende: “Tanti rischiano di non riaprire”
Fase 2, la Lega raccoglie le lamentele delle aziende: “Tanti rischiano di non riaprire”
Fase 2, la Lega raccoglie le lamentele delle aziende: “Tanti rischiano di non riaprire”

Pellegrinotti e Simonetti: “Servono incentivi a fondo perduto e sopratutto immediati”

Luigi Pellegrinotti, commissario della sezione Mediavalle Garfagnana e Damiano Simonetti, responsabile relazioni esterne della Lega, hanno accolto le molte segnalazioni che il settore del commercio e dell’artigianato sta facendo arrivare ai propri rappresentanti sul territorio: al consigliere di Borgo a Mozzano Yamila Bertieri e ai consiglieri di Pescaglia Mauro Santini, Gianluca Bocchino, Simone Pizzi e Pietro Tosi.
“Ogni giorno – sottolineano Simonetti e Pellegrinotti – riceviamo malumori per le misure che il governo sta adottando contro l’emergenza coronavirus. Tante categorie dell’artigianato e del commercio rischiano di non aprire più, a causa del posticipo di un altro mese prima dell’apertura delle loro attività, come previsto dal decreto del 26 aprile, che ha dato un ulteriore assetto negativo alla nostra economia e sta generando  malumori che si stanno sempre più diffondendo nel territorio, poiché la maggioranza degli esercizi (bar, ristoranti, parrucchieri,  turismo….) come unica certezza hanno solo quella dell’apertura prevista per l’1 giugno ma continuano ad oggi (da quando hanno dovuto chiudere per tale emergenza) a pagare dipendenti e fornitori, saldando affitti e bollette”.
“Quindi – proseguono i due esponenti della Lega Salvini Premier – non è possibile sorreggere un tessuto economico senza un buon sostegno che si basi su incentivi a fondo perduto e sopratutto immediati ma, soprattutto bisogna in questa fase, capire  che gli  imprenditori Italiani sono persone intelligenti e coerenti, infatti già molti di loro, si sono preparati per una potenziale apertura delle attività con tutte le misure e  le precauzioni, necessarie. Non possiamo fermarci, si deve andare avanti, bisogna ricominciare e far ripartire la macchina economica”.