“Nessuna cerimonia per il 25 aprile”, polemica a Molazzana

Simonini e Ferrari di Cambiamo!: "Una grave mancanza di rispetto per chi si è sacrificato per la nostra libertà"

Niente celebrazioni per il 25 aprile, polemica a Molazzana. A sollevarla gli esponenti di Cambiamo! Simone Simonini e Melania Ferrari, che è anche consigliera comunale.

“La memoria del 25 aprile quest’anno – dicono – risuona più potente ed essenziale che mai, e non celebrare questa giornata, soprattutto in un periodo particolare come questo di emergenza sanitaria, sarebbe stato poco coerente con la nostra storia e con chi si è battuto per la nostra libertà. E così nonostante questo delicato periodo, con profondo rammarico, stavolta non possiamo rimanere in silenzio. A Molazzana, quest’anno nessun cenno ufficiale, nessun gesto verso i caduti della seconda guerra mondiale, per i nostri antenati e tutti gli uomini e le donne che si sono sacrificate per la nostra libertà”.

“Che si ricordi, per la prima volta – hanno dichiarato – non ci sono state celebrazioni, non si è reso omaggio a quei luoghi simbolo dei caduti della guerra mondiale nel Comune. Un fatto abbastanza inusuale: nessuna visita ufficiale da parte della giunta comunale, nessuna corona depositata, nessun gesto. Non può bastare certo l’appiglio legato al coronavirus, o all’illuminazione dei luoghi simbolo di ogni frazione con il tricolore. Per carità, niente da dire, un ottimo gesto, eseguito ovunque su indicazione delle autorità prefettizie. Dispiace che a Molazzana non si sia fatto niente. Non ne troviamo conferma, al contrario degli altri Comuni, che seppur in forma ridotta, hanno ricordato i propri caduti in concomitanza con il 75esimo anniversario dalla liberazione nazifascista”.

“Dispiace sottolineare una doppia mancanza di rispetto, sia nel non celebrare e quindi ricordare, sia nella gestione dei luoghi simbolo, i monumenti – concludono Simonini e Ferrari – da molti anni trascurati o lasciati semplicemente al buon volontariato cittadino. Vorremmo sperare di essere smentiti da qualche gesto rimasto silente, ma ad ora, non ne troviamo conferme tra la popolazione”.