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Rsa Gallicano, Lega: “Situazione incresciosa, fare chiarezza sui fatti”

24 aprile 2020 | 16:02
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Rsa Gallicano, Lega: “Situazione incresciosa, fare chiarezza sui fatti”

La nota del commissario della Lega sezione Mediavalle e Garfagnana e del consigliere comunale di Molazzana

“Aspettiamo con fiducia che sia fatta chiarezza sui fatti accaduti”. Sono queste le parole del consigliere comunale di Molazzana Armando Pasquinelli, il responsabile relazioni esterne Damiano Simonetti e il commissario della Lega sezione Mediavalle e Garfagnana Luigi Pellegrinotti in merito alla Rsa Paoli Puccetti di Gallicano.

“In questi giorni di grande difficoltà dovuti all’emergenza coronavirus che purtroppo ancora per molto ci vedrà impegnati nel rispetto delle regole restando nelle nostre case – esordiscono gli esponenti Lega -, ci sembra opportuno mettere in conto a chi gestisce la sanità nella nostra regione, in particolare nella nostra Mediavalle e Garfagnana, una situazione incresciosa venutasi a verificare presso la Rsa Paoli-Puccetti di Gallicano

“Ci chiediamo se sia saggio e ragionevole immettere malati Covid-19 nella struttura o addirittura se trasformarla in ospedale Covid-19. La storia è semplice, una signora ospite della Rsa, dimessa in precedenza dall’ospedale San Luca di Lucca, entra in struttura senza aver fatto il tampone, successivamente, poiché deve ritornare in ospedale per un esame, le viene fatto il tampone risultando positiva. Nel frattempo, avendo la Paoli-Puccetti 4/5 posti riservati ad ospedale di comunità, seguendo le linee guida della Regione aveva ammesso altre persone nella propria residenza.
A questo punto, la cooperativa che gestisce la struttura mette sotto esame i propri dipendenti e gli ospiti, con il risultato che oltre la metà dei soggetti aveva contratto il virus“.

“A parte il fatto – proseguono  – che è discutibile mettere insieme gli ospiti permanenti con chi viene per l’ospedalizzazione di comunità; troviamo inammissibile la proposta del sindaco Saisi di trasformare la Rsa in ospedale Covid-19, per fortuna, poi, abortita a causa della carenza di personale specializzato e dell’impossibilità di adattare in tal senso la residenza. Risultato? 4 persone decedute“.

“Ora la morale che si può trarre da questa vicenda è la seguente – concludono -: a certi amministratori importa poco della salute degli anziani lì ricoveratiche viceversa andrebbero tutelati ancor di più degli altri, vista la loro intrinseca debolezza. La domanda cui rispondere è: incompetenza o cinismo? La magistratura sta già indagando sulla base di vari esposti dei parenti. Aspettiamo con fiducia che sia fatta chiarezza sui fatti accaduti ma che triste paese è il nostro se l’ultima parola spetta sempre al potere giudiziario”