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Turismo, Marchetti (FI) chiede di far ripartire i campeggi

21 aprile 2020 | 13:39
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Turismo, Marchetti (FI) chiede di far ripartire i campeggi

Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale: “Va dichiarato lo stato di crisi del settore. Stop a tasse e burocrazia”

Dichiarare lo stato di crisi per il settore del turismo e far ripartire chi può farlo, come i campeggi. Questa la ricetta proposta da Maurizio Marchetti, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, per sostenere il turismo nel momento cruciale dell’arrivo di quella che sarebbe dovuta essere l’alta stagione.

“Piazzole distanziate e aria aperta rappresentano due punti a favore contro il contagio da coronavirus per il settore dei campeggi – sostiene Marchetti -. La Regione pensi per loro una ripartenza ad hoc ma intanto si dichiari lo stato di crisi per tutto il settore turistico e per l’intero segmento Ho.Re.Ca. L’ospitalità non è tutta uguale. I campeggi hanno il vantaggio, rispetto al contagio, di avere installazioni en plein air e di poter distanziare le piazzole. Anzi, molti tendono già a strutturare i loro spazi offrendo agli ospiti piazzole più ampie per una maggior libertà e riservatezza pur a contatto con la natura. Ecco: penso che in questa contingenza, e a ridosso della stagione estiva, per queste strutture possa essere più semplice programmare la ripartenza. E allora, lo si faccia”.

In termini più generali: “Va dichiarato lo stato di crisi per l’intero settore turistico – osserva Marchetti – che per quest’anno andrà plausibilmente in perdita. Bisogna essere realistici e preparare un sostegno vigoroso per la filiera che va sotto la sigla Ho.Re.Ca, ovvero Hotellerie-Restaurant-Café. Le soluzioni di ieri non reggono all’impatto con questa emergenza tutta nuova. Vanno ripensati i modelli, i tempi e gli spazi. Nell’immediato, però, vanno rivisti i sistemi di tassazione. A livello locale il primo passo può essere l’abbattimento spinto di Tari e Imu ma anche delle imposte sulla pubblicità. Sul piano nazionale, poi, bisognerà incidere sulle altre leve disponibili, prolungando tra le altre cose la cassa integrazione e i piani di rientro per finanziamenti e mutui contratti prima del lockdown dinanzi a ben altro scenario. I rapporti tributari e le esigibilità non possono più basarsi sugli stessi parametri di due mesi fa. Altrimenti si manda a gambe all’aria l’economia reale. Bisogna tenere insieme tutto”.

“Non è semplice – conclude Marchetti – ma questa è la sfida a cui siamo chiamati. Certo se Pd e sinistre non avessero creato stratificazioni burocratiche e selve tributarie labirintiche oggi riconfigurare il sistema sarebbe meno complicato. Noi che contro cavilli e vessazioni di tasse ci siamo sempre battuti ne sappiamo ben qualcosa”.