Un futuro per Bagni: “Centro sanitario, i meriti non sono dell’attuale maggioranza”

Claudio Gemignani all’attacco su vari temi
Dalla situazione delle terme fino al tema dei migranti. Un futuro per Bagni di Lucca risponde alle critiche e attacca la maggioranza, ribadendo un chiaro messaggio: “Rivendichiamo con forza il centro sanitario, opera che nasce con noi. L’attuale maggioranza si è presa dei meriti che non ha”.
“Dopo due anni e mezzo di attività in Consiglio – le parole di Claudio Gemignani – ci sembra giusto fare il punto. Quelli passati sono stati due anni e mezzo di grande lavoro e impegno all’opposizione: abbiamo fatto 9 mozioni, oltre 30 interpellanze, oltre 10 richieste di accesso gli atti e 40 segnalazioni. Un lavoro pubblicato nel nostro libro, che abbiamo già iniziato a distribuire nel nostro giro tra le frazioni del territorio, che ripartirà a maggio. Al primo posto ci saranno i paesi di montagna, che soffrono l’abbandono dell’amministrazione comunale.
Claudio Gemignani si difende dagli attacchi e rivendica i lavori al centro socio sanitario: “Quelli passati sono stati due anni ricchi di lavoro in cui siamo stati attaccati anche a livello personale. Siamo stati appellati in malo modo: questo dimostra che probabilmente chi lo fa è a corto di idee e argomenti e ha paura di una opposizione sempre presente che a Bagni di Lucca non c’è mai stata. In questi giorni sono partiti i lavori al centro sanitario di Fornoli e ne siamo felici. Aggiungiamo che finalmente sono partiti dopo tanto tempo. Non ci dimentichiamo che chi ha voluto questo centro a Fornoli è stata nel 2006 l’amministrazione di Contrucci della quale il sottoscritto era consigliere comunale. È stata fatta tanta disinformazione: l’attuale maggioranza si è presa dei meriti che non ha. Rivendichiamo con forza il centro sanitario, opera che nasce con noi. Chi critica vive di ossessione verso il Contrucci e Gemignani. Di queste invidie non ce ne importa. Però una cosa la voglio dire: le critiche fatele sulle cose serie”.
Gemignani prosegue sul tema delle terme: “È una vergogna che le terme, considerate il fiore all’occhiello e motore del turismo del nostro territorio, siano state maltrattate e bistrattate. Il bando che doveva essere pronto per il 1’ gennaio 2019 è stato fatto 1 anno dopo e, nonostante 5 manifestazioni di interesse, ha partecipato solo l’attuale gestore che ha avuto il coraggio di investire su Bagni di Lucca e dar da mangiare a 23 persone. Il gestore, così come i dipendenti e le terme, sono stati maltrattati: siamo arrivati alla terza deroga di concessione all’attuale gestore, che ringraziamo perché ha accettato salvando i posti di lavoro e le terme, che altrimenti sarebbero state chiuse. Ci auguriamo che il bando possa esser fatto in tempi brevi. Ci domandiamo come mai da 5 manifestazione di interesse ne abbia partecipato una sola: l’amministrazione non deve aspettare, doveva cercare altri investitori. Ci auguriamo che le terme vengano valorizzate: ricordo che le uniche amministrazioni che hanno investito nelle terme sono state quelle in cui il sottoscritto era consigliere”.
Il consigliere di opposizione risponde alle critiche su altri temi: “Sul teatro della scuola siamo stati accusati di fare disinformazione. In realtà siamo stati informati dai cittadini preoccupati dal post dell’organizzatore delle ultime edizioni. Noi con semplici domande, senza retorica, abbiamo fatto un’interpellanza alla quale la maggioranza risponderà in consiglio. Sappiamo che qualche scuola non parteciperà alla manifestazione e siamo preoccupati che un evento così importante venga svolto sotto tono. Questa è una manifestazione che porta turismo e gente. Sui migranti ribadiamo al nostra posizione: il nostro è un no al centro a Ponte a Serraglio. Non vogliamo venga creato un ghetto. Anzi, due: uno fatto dai migranti, uno dai cittadini. Su questo tema siamo stati accusati di razzismo e fascismo: in realtà i razzisti sono colore che dicono di esser contenti della morte dei migranti in mare. Noi siamo a favore dell’accoglienza ma con leggi e regole precise. Abbiamo anche appoggiato l’associazione Il Risveglio a Vico. Abbiamo condiviso la loro preoccupazione facendo un’interpellanza. Alla maggiorana chiediamo come intende salvare la sede dell’associazione. Ricordo che un paese montano senza associazione è un paese che muore.
“Tutte critiche queste ci arricchiscono – conclude Gemignani -, noi andiamo avanti a testa alta. Continueremo su questa strada, mettendo sempre al primo posto il bene del paese. Ce ne freghiamo di chi ci porta rancore personale. Continueremo il nostro impegno come gruppo perché da due anni e mezzo ci ripresenteremo alle elezioni con il nostro lavoro, il nostro bagaglio di esperienza e i nostri santi in paradiso”.