Interrogazione sulla fontana di Dezza Alta da parte della consigliera di opposizione di Borgo a Mozzano Yamila Bertieri.

“Al giorno d’oggi – spiega Bertieri – l’acqua corrente potabile è disponibile in ogni abitazione, ma in passato la distribuzione del prezioso liquido non era così capillare e la sua disponibilità era data da fontane pubbliche, poste ai crocevia delle strade, o da privati che la trasportavano fino alle abitazioni. Strutture monumentali e artistiche, storiche e moderne, che rischiano però di essere dimenticate. Se un tempo erano luogo di incontro e socializzazione oltre che fonte di approvvigionamento di acqua, oggi hanno perso il loro ruolo principale. Guardando quell’angolo della frazione, non si può non tornare con la memoria a tempi lontani, quando l’allevamento e l’ agricoltura erano le principali fonti di sussistenza della vita di valle”.

“Documentandomi sono venuta a conoscenza che la fontana è stata voluta dai coniugi Luisa Stringari e l’ufficiale dei carabinieri Pietro Alessandri che innamorati del luogo, con una serie di lavori di ingegneria idraulica decisero di regimare tutte le acque di loro proprietà affinché niente andasse disperso – prosegue -. La coppia, profondamente religiosa e attenta ai bisogni delle persone, decise di donare una delle due sorgenti padronali alla comunità di Dezza Alta e così, intorno al 1920, nei pressi della marginetta in località Fontana sorse il primo luogo dove poter attingere gratuitamente acqua fresca e potabile. Ho così deciso di depositare una interrogazione con cui chiedo all’amministrazione la possibilità di valutare un intervento per recuperare la fontana di Dezza Alta poiché credo che necessiti di una concreta ristrutturazione e di una manutenzione sia ordinaria che straordinaria. Strutture come questa sono un patrimonio da valorizzare e da conservare altrimenti vi è il rischio che scompaiano nello stato di abbandono più assoluto”.