Strada di Botri, l’Unione dei Comuni: “Il progetto ha avuto tutte le autorizzazioni”

L'ente ripercorre l'iter tecnico che ha portato al via ai lavori: "Basta strumentalizzazioni"

Strada di Botri, l’Unione dei Comuni Media Valle del Serchio torna a parlare dell’iter amministrativo e tecnico che ha portato all’avvio dei lavori per l’adeguamento del tracciato stradale forestale tra le località Col di Piastra e Solco del Puntone nel Comune di Bagni di Lucca.

“Con delibera di giunta 75 del 31 agosto 2022 la giunta dell’Unione dei Comuni ha approvato il progetto definitivo presentato a valere sui fondi Psr 2014/2020 di Regione Toscana per investimenti in infrastrutture necessarie all’accesso a terreni agricoli e forestali, annualità 2019. Predisposto e presentato dai servizi tecnici dell’Unione, che per caratteristiche rientrava pienamente nel bando – spiegano -. Dopo l’approvazione l’ente ha provveduto a indire una conferenza dei servizi, in modalità asincrona, per acquisire tutti i pareri necessari, all’approvazione del progetto esecutivo. Da quella conferenza sono stati rilasciati dagli enti interessati e competenti i pareri favorevoli con prescrizioni. L’intervento insiste su una strada vicinale a servizio del complesso regionale Medio Serchio, al di fuori della Riserva naturale dell’Orrido di Botri, e nell’esecuzione dei lavori sono state rispettate tutte le prescrizioni impartite”.

“Gli interventi sono tesi esclusivamente alla rimessa in pristino dell’infrastruttura, al suo allargamento secondo le prescrizioni impartite, per finalità di antincendio boschivo e manutenzione e coltura dei boschi – dicono ancora -. Il progetto ha ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie per l’avvio e nello specifico: permesso a costruire, autorizzazione paesaggistica, autorizzazione al vincolo idrogeologico, valutazione di incidenza ambientale (vinca). Non si è ritenuta necessaria la concessione idraulica in quanto l’intervento non interessa corsi d’acqua. Per questo preme sottolineare quindi che il progetto è di competenza dell’Unione dei Comuni, la quale detiene fra le sue deleghe quella in materia di forestazione e di controllo e salvaguardia del demanio regionale. A conclusione, visti anche i diversi accessi agli atti, sia del procedimento amministrativo che dell’iter autorizzativo, non si comprendono ancora le motivazioni che portano a strumentalizzare un progetto che ha ottenuto tutte le autorizzazioni“.