In un piccolo borgo montano arrampicato sull’Appennino, nel Comune di Coreglia Antelminelli, gli abitanti di Vitiana non si arrendono al fenomeno dello spopolamento e lottano con tutte le loro forze per far continuare a vivere il paese.

A Vitiana, toponimo dove per secoli è stata coltivata la vite, tanto da darne lo stemma e caratterizzarne il paesaggio circostante, il vero luogo di ritrovo è il locale Circolo, situato – nemmeno a dirlo – in piazza della Riunione. Lì tutti si ritrovano e danno volentieri una mano per far continuare ad esistere quel posto, dotato peraltro di un grande immobile di proprietà del Circolo stesso e fondato nel lontano 1925.

Così, fin dalle prime sere d’autunno ai soci viene in mente l’idea di rinnovare il banco del bar, ormai davvero datato e poco funzionale.

Il fervore iniziale viene presto spento dai prezzi proibitivi dei preventivi pervenuti dai fornitori per una struttura nuova, ma non viene meno l’entusiasmo dei soci che decidono di rimboccarsi le maniche e di trasformare a piacimento un banco usato in acciaio.

Durante le fredde serate invernali le mani esperte di alcuni soci che (fortunatamente) di mestiere sono falegnami, elettricisti e saldatori, vengono supportate da altrettante braccia volenterose, mentre sulle chat di Whatsapp del Circolo si dibatte sui colori, sulle forme, sull’illuminazione.

“E, come si sa, l’appetito viene mangiando. Quindi si decide e si lavora per rinnovare non solo il banco bar ma l’intero locale, dal pavimento agli impianti, dagli intonaci ai complementi d’arredo. Ne nasce un prodotto unico – dicono dal Circolo -, totalmente personalizzato e dove spicca al centro del banco l’effige storica del paese. Il risultato è stato presentato nell’assolata domenica scorsa, durante una festa paesana invernale a cui molti amici hanno partecipato, quando in Piazza non potevano mancare vin brulè, mondine e necci con ricotta. Il tutto è stato piacevolmente accompagnato da una rappresentanza del gruppo Baldo degli Ubaldi, ormai affezionati avventori del paese di Vitiana”.