‘Un futuro’, interrogazione sui marmi scheggiati

23 ottobre 2019 | 10:04
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‘Un futuro’, interrogazione sui marmi scheggiati

Un futuro per Bagni di Lucca, interrogazione sui marmi scheggiati davanti al Comune di Bagni di Lucca.
La questione era stata sollevata la scorsa settimana dal consigliere Claudio Gemignani: “Con nostro rammarico – si legge nell’interrogazione – del danneggiamento avvenuto agli stemmi marmorei della piazza in oggetto. I restauri della piazza avvengono nel 2004, per mano dell’allora amministrazione di Antonio Contrucci. Un restauro che ha riqualificato una piazza che dava una immagine di trascuratezza e abbandono. E che dopo i restauri ha assunto l’immagine di una delle piazze più caratteristiche del paese. Nonostante le tempestive segnalazioni i bassorilievi marmorei della piazza antistante il municipio, sfregiati e gravemente danneggiati di cui uno addirittura spezzato, non sono ancora stati messi in sicurezza; nessuno ha interdetto il passaggio sull’opera scultorea danneggiata, provocando in tal modo ulteriore danno: altri frammenti si sono inevitabilmente staccati dalle formelle, aumentando la superficie lesionata e perduta. Come primo intervento era necessario proteggere i marmi danneggiati consentendo altresì il solo passaggio pedonale ai lati de e dagli gli stessi altri accessi alla piazza. Oltre all’incuria, che ha reso possibile il verificarsi del danno, si aggiunge, a parer nostro, negligenza nel non aver adempiuto ad una tempestiva protezione dell’opera danneggiata”.

“L’opera decorativa – prosegue il testo dell’interrogazione – realizzata dal maestro Gilberto Malerbi, nostro concittadino, è stata inaugurata l’8 maggio 2004. Al taglio del nastro erano presenti, oltre al sopra citato scultore, l’allora sindaco di Longarone Luigi De Cesero e il nostro caro amico compianto, l’allora sindaco Antonio Contrucci. Nel pavimento al centro della piazza troviamo una grande lastra in marmo bianco di Carrara, dov’è raffigurato lo stemma ufficiale del comune di Bagni di Lucca, realizzato con la tecnica dell’intarsio nel marmo, con pietre dei colori dello stemma stesso. Sui due segmenti intersecanti lo stemma centrale, troviamo i 21 bassorilievi in marmo bianco di Carrara, raffiguranti tutti gli stemmi storici delle varie Comunità del nostro territorio comunale. Il Malerbi volle, con la sua opera, riunire simbolicamente in un unico luogo le diverse identità, tutte con una grande storia, tutte con il loro stemmi incastonati assieme allo stemma comunale che le unisce e conferisce loro una simbolica coesione. Lì sono rappresentati tutti i cittadini, le loro origini, la loro storia. Le formelle maggiormente danneggiate sono quelle rappresentative di Pieve di Monti di Villa, Monti di Villa e Lugliano”.
Nell’interrogazione i consiglieri chiedono “se è possibile risalire ai causanti il danno: motorini, mezzi di locomozione, “persone fisiche”; se dalle telecamere è possibile risalire alla causa o alle cause dei danni; quale azione intenda intraprendere l’amministrazione, per riparare e limitare i danni, essendo la stessa già stata avvisata dallo stesso Malerbi e a di persona e per telefono. Riteniamo importante e fondamentale, salvaguardare i nostri beni e allo stesso tempo condannare, chi, per volontà o meno, danneggia in generale la cosa pubblica e, a maggior ragione, una opera di tale valore”.