Sinistra per Bagni di Lucca chiede mozione per i curdi

16 ottobre 2019 | 12:21
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Sinistra per Bagni di Lucca chiede mozione per i curdi

Solidarietà al popolo curdo, il gruppo extraconsiliare Sinistra per Bagni di Lucca chiede una mozione di condanna all’aggressione militare turca da presentare ed approvare nel prossimo consiglio comunale. “Oltre ad esprimersi compattamente per la solidarietà al popolo curdo – si legge in una nota del gruppo – occorre coinvolgere i partiti di riferimento e le istituzioni di livello superiore. È importante che i territori producano atti ufficiali da inoltrare fino ai rappresentanti del governo e dell’Europa”.

“Erdogan – continua – sta compiendo una brutale azione di guerra, colpendo i curdi che hanno dimostrato di portare avanti i valori della libertà, dei diritti e della giustizia sociale, peraltro con una fortissima componente femminile. Nella mozione da presentare al consiglio comunale bisogna indicare chiaramente che l’Italia purtroppo non è uno spettatore così lontano poiché la Turchia è il nostro terzo mercato per l’esportazione delle armi. Lo abbiamo visto anche in Yemen, dove le bombe di fabbricazione italiana hanno seminato morte e distruzione tra la popolazione civile”. 
“Alcune inchieste giornalistiche – si legge ancora nella nota del gruppo consiliare – hanno mostrato che addirittura sono stati utilizzati escamotage per continuare le forniture e per massimizzare i profitti della vendita di armi, consegnando da altri paesi, clonando codici sugli ordigni e procurando materiale bellico attraverso canali decisamente ambigui. Quando si sentono in giro discorsi contro il business dell’immigrazione bisognerebbe interrogarsi sul perché dai territori i consiglieri comunali non puntino mai il dito contro il business del commercio delle armi. Ricordiamo che sono proprio le guerre a produrre i flussi più intensi e improvvisi di profughi generando poi le emergenze”
“Esportando armi – sostiene il gruppo – non possiamo lamentarci quando siamo chiamati anche nel nostro piccolo paesello ad accogliere i migranti che scappano da quelle guerre. Il business riguarda grandi aziende come Leonardo-Finmeccanica, Alenia, Beretta. Tra le forniture ci sono pure gli elicotteri micidiali made in Italy, fiore all’occhiello di Erdogan per la caccia ai curdi nelle zone di confine. Nel testo della mozione va inoltre evidenziato che lo stop alla vendita di armi, urgentissimo e non rimandabile, rischia di essere tardivo, con un atteggiamento bellico turco che potrebbe addirittura sfociare in una pulizia etnica. Tra le sollecitazioni da inoltrare a politici, parlamentari e soggetti con specifica competenza, sebbene possa sembrare un argomento più ‘leggero’, c’è la richiesta di non far giocare la finale di Champions League a Istanbul, sia per ragioni di sicurezza sia per il gravissimo comportamento dei calciatori turchi, che con la nazionale hanno festeggiato le ultime vittorie facendo il saluto militare”. 
“Chi si occupa di politica, a tutti i livelli – conclude la nota – non può e non deve voltarsi dall’altra parte di fronte all’aggressione turca sui curdi. Speriamo proprio di vedere questa mozione all’interno dell’ordine del giorno per il prossimo consiglio comunale”.