“Mancanza di rispetto”. Così vanno all’attacco i consiglieri dell’Unione dei Comuni, Pietro Tosi di Prima Pescaglia, Yamila Bertieri di Orgoglio Comune di Borgo a Mozzano, Claudio Gemignani di Un futuro per Bagni di Lucca, Pietro Frati di Movimento per Coreglia, Francesco Feniello e Chiara Pinelli di Progetto Comune per Barga. La questione sorge sulla convocazione del Consiglio dell’Unione.
“Il penultimo Consiglio, lunedì 16 settembre, era inizialmente convocato alle 18. Poi anticipato alle 17,30. Cosa non da poco per chi lavora. Non parliamo poi del Consiglio convocato inizialmente per domani 27 settembre alle 18 e spostato, udite udite, per lunedì 30 ma alle 14. Ma ancora una volta, in modo del tutto arbitrario, senza sentire noi Consiglieri, chiamati impropriamente da qualcuno di “opposizione”, (l’Unione è un ente di secondo livello), viene deciso di spostarlo alle 14. Per noi non è il giorno, uno come tanti, ma l’ora. Un’ora che ci costringerà a non essere presenti per motivi di lavoro, non permettendoci, cosa per noi grave e negativa, di espletare a un impegno preso e con gli elettori (quello di fare sempre i loro interessi), e nei rispettivi consigli comunali, nel momento in cui gli stessi ci hanno eletto anche in tale organo. Il Consiglio è il massimo organo democratico decisionale, rappresentanti veramente tutti. Ma del resto siamo anche stati abituati a cose peggiori, come ad esempio atti approvati in giunta, ma di competenza del consiglio (come dichiarato e fatto notare, a nome di tutti, dal consigliere Feniello nell’ultimo Consiglio). Vogliamo sottolineare due cose: molti sindaci della giunta stessa dell’Unione, non hanno altri impegni lavorativi, con alcuni che vivono di politica, mentre molti di noi, fortunatamente ne hanno. Per questo, per un maggior coinvolgimento di tutti, certi orari, convocazioni, impegni, andrebbero prima concordati. Poi da lì una data concordata. Ma capiamo che talvolta certi membri non appiattiti, come noi, su posizioni politiche, che chiedono incontri coi dipendenti, sempre gentili e disponibili, che intervengono in Consiglio con domande che talvolta mettono anche in difficoltà, è meglio tenerli lontani da scelte o altro. Abbiamo sempre dato la nostra disponibilità, a patto di essere coinvolti nelle scelte politiche, ad appoggiare provvedimenti importanti. Ma non siamo mai, ripetiamo mai, stati coinvolti. Dobbiamo anche dire che, nell’almeno 80 % dei casi, si è potuto svolgere, è grazie proprio alla nostra presenza e puntualità, garantendo il numero legale, altrimenti i Consigli sarebbero saltati. Gli appartenenti del partito al potere in tutti i Comuni, il Pd, non riesce nemmeno in questo.
A tal proposito, abbiamo deciso di denunciare pubblicamente quanto sta accadendo. Affinché i cittadini si rendano effettivamente conto del comportamento div alcuni loro eletti”.