Il parco delle Alpi Apuane torna nei vecchi confini

21 settembre 2017 | 17:19
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Il parco delle Alpi Apuane torna nei vecchi confini

Per il momento il Parco delle Alpi Apuane torna nei suoi vecchi confini. Oggi (21 settembre) è stata approvata dalla commissione ambiente del consiglio regionale Toscano la proposta di legge del consigliere regionale Stefano Baccelli, presidente della commissione. La legge recepisce la delibera della comunità del Parco per la sospensione dell’efficacia della riperimetrazione (ampiamento dei confini del Parco). Questo significa che decadono i divieti di caccia nelle aree del Comune di Pescaglia che erano state inglobate nel Parco non appena la propsota di legge sarà approvata anche dal consiglio regionale.

Il testo, scritto e presentato dallo stesso Baccelli, è stato approvato a maggioranza. “Alla base di tutto – ha spiegato il presidente – c’è il mancato coinvolgimento dell’amministrazione comunale nella fase di definizione dei nuovi confini”. “La sospensione servirà per eventuali modifiche che lo stesso Parco vorrà adottare” ha detto ancora Baccelli rilevando la necessità di “garantire la valutazione di tutti gli interessi” e in particolare della “specifica situazione in cui si è trovato il Comune di Pescaglia”.
La commissione ha inoltre deciso di rinviare l’approvazione della cartografia del Parco delle Apuane “perchè nel corso della discussione e delle interlocuzioni formali, in particolare con i Comuni del territorio, è emersa l’esigenza di nuovi approfondimenti che potrebbero essere affrontati anche attraverso consultazioni in commissione” ha spiegato Baccelli. “Un’analisi più di dettaglio è d’obbligo perché la questione, apparentemente solo tecnica, ha una valenza importante. È necessario trovare un equilibrio tra le mappe passate e le nuove” ha detto il presidente. “Il Piano stralcio che da vita alla nuova ‘carta’, non ha ancora riguardato il settore delle cave ma le aree contigue non di cava, ed è stato un lavoro lungo e faticoso. Credo – ha concluso – sia legittimo che Giunta e Consiglio si prendano il tempo necessario per definire al meglio, e in assoluta chiarezza, quelle che saranno le zone a piena tutela”.