Piano operativo a Bagni di Lucca, solo Frigo (Fdi) vota no: “Serviva più coraggio”

La capogruppo del partito di opposizione: “Mancata la visione a lungo termine di quello che poteva essere il motore di ripartenza per il paese”
All’ordine del giorno, nel consiglio comunale di Bagni di Lucca di ieri (28 maggio) c’era l’approvazione del Piano operativo comunale, approvato all’unanimità con l’unico voto contrario del capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio, Annamaria Frigo.
“Il piano operativo comunale (Poc) – dice Frigo – è un documento di pianificazione che riveste un’importanza fondamentale per un comune. Esso definisce infatti le azioni concrete e le strategie da attuare per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo locale, nei 5 anni successivi alla sua approvazione. Permette di organizzare e gestire in modo efficiente il territorio comunale e dovrebbe attraverso la definizione di zone edilizie, parchi, infrastrutture e servizi pubblici garantire uno sviluppo armonico e sostenibile, definendo gli interventi urbanistici e di edilizia sul territorio. Come consigliere comunale di opposizione ho il dovere di rappresentare e tutelare gli interessi della nostra comunità e per questo desidero esprimere le motivazioni che mi hanno spinto a votare contro l’approvazione del Poc, una decisione che ho preso con la massima serietà e responsabilità, avendo seguito i suoi sviluppi dalla presentazione pubblica nel giugno 2020, all’esame delle 171 osservazioni e al confronto con professionisti del territorio”.
“Innanzi tutto il tempo impiegato: 4 anni, molti… troppi per un Comune piccolo come il nostro – dice – nel quale è fondamentale mettere in atto strategie immediate per combattere lo spopolamento, la perdita di posti di lavoro e il degrado del patrimonio immobiliare pubblico. Segue la mancanza di un’attenta definizione delle aree naturali protette del territorio per evitare nel futuro quello che è accaduto recentemente per il Sentiero dei Carbonari nella riserva dell’orrido di Botri e la mancanza di incentivi per l’utilizzo delle energie rinnovabili alla luce della transizione ecologica in atto”.
“Ma la cosa fondamentale che vorrei sottolineare – conclude – è la mancanza di una visione a lungo termine per quello che potrebbe essere il vero “motore di ripartenza” per Bagni di Lucca. Il Poc sembra infatti concentrarsi principalmente su obiettivi a breve termine, senza una visione chiara e strategica a lungo termine per il futuro della nostra comunità, e mi preme sottolineare la mancanza di una visione chiara e strategica per le aree produttive, poco spazio è dedicato infatti alla promozione dell’industria e dell’economia locale, mancando di un’analisi dettagliata delle esigenze e delle potenzialità delle aree produttive esistenti, non tenendo conto delle specificità di ciascuna zona e delle opportunità di sviluppo che potrebbero essere sfruttate. Sono consapevole dei vincoli e dei “paletti” della Regione Toscana nella redazione del Poc ma era necessario un maggiore coraggio da parte dell’attuale amministrazione”.