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Lavori per nuova strada forestale, la Cgil: “Divelto il cartello dei sentieri storici partigiani”

9 febbraio 2024 | 13:29
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Lavori per nuova strada forestale, la Cgil: “Divelto il cartello dei sentieri storici partigiani”

Simonetti si unisce all’amarezza dei cittadini: “I mezzi meccanici hanno iniziato ad abbattere i faggi. Siamo perplessi”

E così, alla fine, le ruspe sono arrivate. Dopo la sospensione del progetto, che risale alla scorsa estate, senza ulteriori preavvisi o confronti con le tante associazioni e comunità dei luoghi interessati, che avevano a più riprese manifestato e argomentato la propria contrarietà all’opera, l’Unione dei Comuni Mediavalle del Serchio è andata avanti”. Inizia così la nota della Cgil, a firma del segretario generale Fabrizio Simonetti, che si schiera con i cittadini.

https://www.serchioindiretta.it/mediavalle/2024/02/09/strada-allorrido-di-botri-al-via-il-cantiere-lira-del-comitato-uno-sfregio-a-storia-e-ambiente/169364/

“A Col di Piastra, ai bordi dell’oasi dell’Orrido di Botri, nel comune di Bagni di Lucca, il cartello dei sentieri storici partigiani è stato divelto ed i mezzi meccanici hanno iniziato ad abbattere i faggi ed aprire una strada dove fino ad oggi aveva inizio l’antico ‘Sentiero dei Carbonari’, utilizzato nel corso del secondo conflitto mondiale come importante snodo di rifornimenti tra le formazioni e le staffette partigiane dislocate nei monti al confine tra Toscana ed Emilia. Al posto del sentiero, nella faggeta incontaminata, ci sarà presto una strada bianca di tre metri di larghezza e 800 di lunghezza, da utilizzare per il passaggio di mezzi antincendio anche se, come è emerso dalle rilevazioni e certificazioni prodotte dagli Enti preposti, quell’area non ha mai registrato alcun incendio e sia classificata a rischio molto basso”.

al via lavori strada forestale all'Orrido di Botri

Il prima e il dopo l’inizio dei lavori

al via lavori strada forestale all'Orrido di Botri

“La Cgil non è pregiudizialmente contraria a nuove opere e infrastrutture, anzi, spesso siamo noi a chiederle a gran voce quando riteniamo che siano importanti per il miglioramento delle condizioni di vita delle persone e per lo sviluppo economico dei territori. Ma proprio perché siamo anche consapevoli che le risorse economiche a disposizione degli enti pubblici, costituite dalle tasse che tutti noi paghiamo, sono sempre meno – si vedano per citare un esempio i continui tagli operati alla sanità pubblica – riteniamo che vadano impiegate bene, in opere che abbiano un senso ed una utilità reale, che in questo caso, francamente, non riusciamo a cogliere. Nella zona oggetto dei lavori c’erano certamente necessità più urgenti, prima fra tutte una definitiva sistemazione e messa in sicurezza dell’antica via Ducale, opera di interesse storico che ogni anno viene percorsa da migliaia di persone e costituisce un importante volano per il lavoro e il reddito della popolazione che vive e preserva il territorio. Ma c’è un altro aspetto che merita rilievo. Sebbene nessuno contesti la formale legittimità della decisione assunta dai sindaci che compongono l’Unione dei Comuni Mediavalle del Serchio, non possiamo che riflettere sull’incapacità che in questo caso hanno dimostrato nel relazionarsi con le comunità che amministrano, spiegare e far capire le ragioni della loro decisione, che viene invece subita da molti come un ‘atto violento’. Come si fa a non comprendere che certi luoghi rappresentano simboli e valori da preservare e tramandare a chi verrà dopo di noi? Sentimenti condivisi da comunità, peraltro, essenziali al mantenimento ed alla fruibilità di questi posti, belli ma fragili, e che vivono da sempre ‘con’ la foresta e ‘per’ la foresta, oltre che dei prodotti che essa offre”.

“Come Cgil già lo scorso mese di agosto avevamo espresso le nostre perplessità, evidentemente inascoltate – concludono -, che rinnoviamo oggi insieme alla nostra vicinanza a tutti coloro che si battono per la partecipazione, il confronto e la democrazia nelle decisioni di interesse collettivo e per un proficuo utilizzo dei soldi pubblici”.