Strada all’Orrido di Botri, il comitato denuncia: “A breve l’Unione Comuni inizierà i lavori”

Rabbia e sconcerto tra i cittadini che chiedono lo stop all’intervento: “Il sindaco ci deve delle spiegazioni”
“L’Unione dei Comuni della Mediavalle del Serchio a giorni darà inizio alle opere connesse al progetto che prevede la costruzione di una strada in prossimità della riserva naturale dell’orrido di Botri”. A dare la notizia è il Comitato per la tutela dell’ambiente montano e della biodiversità della Val Fegana e Val di Lima.
“Le rimostranze che abbiamo espresso nella lettera del 20 luglio indirizzata a tutti gli enti interessati sono cadute nel vuoto, i sindaci interpellati prima del suo invio avevano manifestato negli incontri con noi la volontà di porre rimedio a quello che era parso a tutti un errore, una leggerezza o mancata interpretazione, nella realtà hanno dimostrato che fu solo una vana promessa la loro – raccontano dal comitato -. Ci sentiamo, come tutte le persone che hanno a cuore la nostra iniziativa, profondamente traditi e aggirati da individui che hanno espresso i loro pareri senza aver mai visto e conosciuto gli ambienti in cui sarà costruita la strada. Le parole e le promesse per noi hanno un alto valore, così come la tutela storica, culturale e naturalistica, ci sorprende essere gli unici portatori di tali valori”.
“Per questi motivi chiediamo al sindaco di Bagni di Lucca, di assumersi le sue responsabilità, senza nascondersi dalla sua ombra, di partecipare a un evento pubblico, che dovrà svolgersi nel più breve tempo possibile, in cui avrà modo di spiegare alla cittadinanza il motivo di tali scelte intraprese – proseguono -. Il comitato, la popolazione e tutti gli amanti della natura meritano ed hanno diritto di sapere. Chiediamo poi al primo cittadino di porre rimedio a quello che lui stesso ha definito una leggerezza. Michelini ha il dovere morale e civico di fermare l’inizio dei cantieri di un progetto che nasce all’insegna della superficialità, lacunositá e delle menzogne. Il vincolo paesaggistico che aveva il dovere di preservare, a cui era obbligato aldilà di qualunque opinione se ne possa avere dell’opera, andrà a deturpare, attraverso la costruzione di una strada di diversi chilometri come dichiarata intenzione dell’Unione dei Comuni, un patrimonio di tutti”.
“Una foresta che contiene e rappresenta la tradizione, la storia e la cultura delle popolazioni locali. Questo era il primo vincolo a cui doveva attenersi. Ma la foresta a oltre 1200 metri, Oasi faunistica venatoria, è contenitore anche di tutto ciò che rappresenta la biodiversità botanica e faunistica. Questo era il secondo vincolo a cui si doveva attenere. Ha la responsabilità di porre rimedio – vanno avanti dal comitato -. Chiediamo al presidente uscente dell’Unione dei Comuni Remaschi e al presidente subentrante Michelini, di non iniziare i lavori e se già fatto di sospenderli, siamo già pronti a percorrere tutte le vie legali per denunciare il causato danno ambientale, e danno erariale che già voi avete causato al territorio con scelte operative di questo tipo. Chiediamo che non inizino i lavori. Lavori di un progetto tanto dibattuto quanto avverso, nemmeno una trentina di giorni prima dell’inizio del periodo in cui saranno vietati, così come imposto nel vincolo dei carabinieri della biodiversità che dimostra la fragilità e vulnerabilità dei luoghi che saranno afflitti dall’inutile opera pubblica. La supplica che proviene dal comitato e dalla cittadinanza che rappresentiamo, è che siano concessi almeno altri sei mesi di tempo a tutti, perché un dialogo e il buon senso possano esprimere giuste scelte condivise”.
“Inoltre – conclude la nota – volevamo chiarimenti riguardo al Cammino del Giglio Selvatico. La risposta all’interpellanza dell’Unione dei Comuni al consigliere Gemignani ci risulta in parte falsa e fuorviante per una serie di motivi, che cita in modo dettagliato il consigliere stesso. Chiediamo di fare luce correttamente anche su quel progetto che dovrebbe servire veramente per lo sviluppo turistico e del territorio, cosa per ora non avvenuta”.