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Il Rifugio Santi diventa stazione per la terapia forestale

20 novembre 2023 | 09:03
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Il Rifugio Santi diventa stazione per la terapia forestale

Istituito un comitato scientifico che si occupa dello studio degli effetti delle escursioni nei boschi sulla salute umana

In una giornata piena di sole sabato (18 novembre) si è festeggiato il riconoscimento del Rifugio Santi e della zona in cui è immerso, come stazione qualificata per la terapia forestale.

Tutto questo grazie all’impegno del Cai di Barga che crede fortemente in un progetto che si inserisce in uno ben più ampio del Cai nazionale. Un progetto, quello appunto del Cai nazionale in collaborazione con il Cnr che ha portato a istituire un comitato scientifico che si occupa dello studio degli effetti delle immersioni forestali sulla salute umana. Un filone di ricerca che è in corso in molti paesi da qualche decennio.

Generico novembre 2023

Tali constatazioni scientifiche hanno portato ad un modo nuovo di vedere gli ambienti boschivi come possibili luoghi di terapia e prevenzione. Gli obiettivi sono molteplici e in alcuni paesi sono già concreti:  prescrizioni verdi, vale a dire la terapia forestale riconosciuta dal Servizio Sanitario Nazionale come terapia medica preventiva e complementare; promuovere la nascita e lo sviluppo di interventi innovativi di salute pubblica, diffusi territorialmente; opportunità occupazionali e imprenditoriali in ambito locale; risparmi significativi e persistenti per il servizio sanitario.

Il 0 giugno scorso il Rifugio Santi in collaborazione con il Cai di Barga ha ideato un percorso ad anello intorno al rifugio. In quella giornata la psicoterapeuta Patrizia Garberi ha guidato un gruppo di circa 30 persone attraverso una camminata consapevole di circa due ore, una vera e propria immersione nei boschi attraverso l’ascolto dei propri sensi, con l’intento di favorire una maggiore percezione dell’ambiente circostante. Nel contempo il ricercatore del Cnr Francesco Meneguzzo ha effettuato tutti i rilievi utili a verificare la salubrità dell’aria, l’inquinamento acustico e la quantità di emissioni di monoterpeni delle essenze arboree presenti. Giovanni Margheritini invece si è occupato di sottoporre al gruppo dei partecipanti i test psicometrici e di rilevare alcuni parametri fisici, come la pressione sanguigna, prima e dopo l’immersione boschiva al fine di valutare l’impatto della camminata sulla salute psicofisica delle persone intervenute.

La giornata del 4 giugno ha permesso di rilevare l’effetto benefico dell’esperienza vissuta presso il Rifugio Santi raggiungendo dei risultati fra i più significativi delle stazioni qualificate ad oggi dal Cai in tutta Italia. Questo traguardo, quello del riconoscimento appena descritto, in realtà è solo un piccolo passo per valorizzare un territorio straordinario e per far conoscere ancora di più quanto le nostre realtà montane possano essere utili per la salute degli esseri umani.

La giornata di sabato rappresenta quindi l’inizio di una serie di iniziative che saranno promosse dal Cai di Barga sulla terapia forestale. Erano presenti i rappresentanti degli enti interessati: la sindaca di San Romano Raffaella Mariani, il consigliere regionale Mario Puppa, la sindaca di Barga Caterina Campani, Michele Giannini, sindaco di Fabbriche di Vergemoli, Omero Togneri, presidente Asbuc e Marco Remaschi, presidente dell’Unione dei Comuni Mediavalle Garfagnana oltre ai Custodi degli alberi e del suolo di Barga.