Dal Pnrr in arrivo oltre 5,3 milioni di euro per il nuovo depuratore di Barga

Il valore complessivo dell’intervento ammonta a 6,4 milioni
Quasi 40 milioni di euro dei fondi Pnrr sono stati destinati a nove importanti interventi sulle reti di fognatura e depurazione della Toscana, opere fondamentali che senza questi fondi sarebbero state pagate attraverso le tariffe dei cittadini, andando a gravare su tutti i toscani.
Tra questi progetti due si trovano in provincia di Lucca. Si tratta del collegamento di ulteriori scarichi e l’adeguamento con efficientamento energetico del depuratore di Pontetetto – oltre 2,5 milioni di valore complessivo dell’intervento, di un milione finanziato tramite Pnrr – e la costruzione del nuovo impianto di depurazione di Barga e dei collettamenti di frazioni minori per oltre 6,4 milioni di euro di valore complessivo dell’intervento, di cui oltre 5,3 finanziati tramite Pnrr.
“Si tratta di interventi ritenuti strategici – ha spiegato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – che erano già stati previsti e programmati dai sette gestori toscani del servizio idrico integrato. Ora, grazie all’inserimento di questa tipologia di opere tra quelle ammissibili a finanziamento tramite Pnrr, questi circa 40 milioni di risorse tariffarie saranno ‘risparmiati’ e i gestori potranno utilizzarli per realizzare altri interventi, comunque necessari e prioritari. Ricordo che la Regione Toscana, grazie ai progetti elaborati dai gestori del servizio idrico integrato e all’attività di coordinamento e pianificazione dell’Autorità Idrica Toscana, è una delle Regioni che hanno ottenuto maggiori risorse finanziarie Pnrr per il finanziamento di interventi nei settori dell’acquedotto, della fognatura e della depurazione. Anche da questo punto di vista si colloca tra le eccellenze a livello nazionale”.
“Sino ad oggi – aggiunge l’assessora regionale all’ambiente Monia Monni – sono stati assegnati alla Toscana ben 214 milioni di euro per opere di acquedotto, fognatura e depurazione. Ancora altri 101 milioni potrebbero essere assegnati per interventi attualmente ammessi a graduatoria, ma non finanziati per esaurimento fondi. Il governo adesso deve dare una svolta decisiva, sia verso l’ulteriore qualificazione del servizio idrico, sia verso l’economia circolare, destinando nuove risorse a questi settori, che come tutti ormai sappiamo sono strategici nella difesa del nostro ecosistema e nel contrasto a quei cambiamenti climatici che tutti possiamo toccare con mano”.