Fdi lancia la raccolta firme per “rendere l’utero in affitto reato universale”

Sabato (24 giugno) a Bagni di Lucca sarà presente un gazebo
A Bagni di Lucca – Villa , sabato (24 giugno) dalle 8 alle 13, all’interno della fiera/mercato di San Giovanni, sarà presente il gazebo di Fdi, organizzato dalla consigliera Annamaria Frigo e da Manuele Domenici, presidente del Circolo Fdi del Comune.
Una raccolta firme per sostenere la proposta di legge di Fratelli d’Italia per “rendere l’utero in affitto reato universale”. Insieme a militanti, simpatizzanti e semplici cittadini saranno presenti, per informare su questo importante tema, il coordinatore provinciale Riccardo Giannoni e il consigliere regionale Vittorio Fantozzi.

La sottoscrizione, per la quale si può firmare anche online – nasce sull’onda della proposta di legge presentata da Fratelli d’Italia per “rendere il ricorso alla maternità surrogata reato universale e quindi perseguibile penalmente in Italia anche se commesso all’estero”.
“Ricordiamo infatti – afferma Frigo -, che la legislazione italiana già vieta la pratica della maternità surrogata , reato definito nella Legge 40 del 2006, ma molte coppie si recano all’estero per sfruttare questa pratica barbara e disumana e tornano poi in Italia chiedendo allo Stato di essere riconosciuti come i ‘genitori’ dei neonati che portano con sé. Questa situazione alimenta un perverso ‘turismo procreativo’ e lascia senza alcuna protezione i bambini comprati e le madri sfruttate all’estero da questo vero e proprio ‘mercato dei figli’.
“Il testo base della proposta è già stato approvato in commissione giustizia alla Camera e passerà adesso al vaglio nelle aule di Camera e Senato – prosegue la nota -. Fratelli d’Italia lavora da tempo per mettere un freno alla pratica aberrante della maternità surrogata, la forma di schiavitù del terzo millennio che umilia il corpo delle donne e trasforma i bambini in una merce: la proposta di legge, presentata nel 2018, finora era rimasta chiusa nei cassetti. Con la maggioranza scaturita nella vittoria alle elezioni politiche finalmente ha preso il via la sua discussione: una battaglia di civiltà che invitiamo i tutti i cittadini a sostenere, a prescindere dall’orientamento politico. Un passo avanti a tutela della dignità delle donne e dei diritti inderogabili dell’essere umano”.
“A chi dice che questa norma è discriminatoria verso la comunità Lgbt ricordo che la gravidanza non è una merce e i corpi delle donne – conclude Frigo -, come quelli di chiunque altro, non sono oggetti di libero utilizzo, chiunque li riduca a tali, omosessuale o eterosessuale che sia”.